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Terremoto in Abruzzo, l’oasi WWf di Penne diventa un campus universitario

11 maggio 2009 0 commenti

oasi-di-penne-wwfUn’oasi del Wwf in Abruzzo si trasforma in ‘campus’ universitario per ospitare le attività di ricerca sull’ambiente dell’Ateneo de L’Aquila colpito dal terremoto del 6 aprile scorso. Da oggi e per le prossime quattro settimane, l’Oasi di Penne si trasformerà infatti in un vero e proprio ‘campus universitariò per rendere possibile la ripresa dell’attività didattica degli studenti e insegnanti della Facoltà di Scienze Ambientali dell’Università di L’Aquila.
«Si potrà così portare a termine -spiega il Wwf- la sessione interrotta a seguito dell’evento sismico del 6 aprile scorso che ha colpito la città di L’Aquila e l’Abruzzo, rendendo impossibile continuare le lezioni nei locali della Facoltà di Scienze Ambientali».

Nel ‘campus’, riferisce l’associazione ambientalista, sarà offerto vitto e alloggio nella foresteria del Centro di Educazione Ambientale dell’Oasi «Antonio Bellini» e le lezioni si svolgeranno nelle aule e nei laboratori della riserva, oltre che nel laboratorio di chimica dell’Istituto tecnico «Marconi» di Penne.
L’iniziativa, «fortemente voluta» dal Wwf e determinata dalla collaborazione che «da sempre unisce l’Associazione alla Facoltà», è stata possibile, afferma il Wwf, «anche per uno specifico finanziamento della Legacoop e della Regione Abruzzo, per la volontà del Comune di Penne e la professionalità della Cooperativa Cogecstre che da sempre gestisce l’Oasi».
La volontà di tutti gli Enti e le Associazioni coinvolti «è quella -spiega ancora il Wwf- di consentire all’Università di tornare all’operatività nel più breve possibile, così da permettere agli studenti di continuare a frequentare l’Ateneo aquilano e non disperdere questo grande patrimonio di impegno e conoscenza».
L’accordo siglato con l’Università, oltre all’ospitalità per la conclusione della sessione, prevede anche la gestione dei crediti formativi per gli studenti. Inoltre, si sta predisponendo un ricco programma di attività aperte al territorio con escursioni, incontri e seminari che vedranno la partecipazione di esperti e tecnici del Wwf, delle aree naturali protette e dell’Università.