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I Verdi: lo smog causa 7500 morti all’anno. Servirebbero investimenti per 400 miliardi

30 gennaio 2010 0 commenti

traffico3 Un vero e proprio sos per la mobilita': servono 400 milioni di euro per i prossimi tre anni e la rottamazione dei vecchi mezzi pubblici comprandone almeno 20.000 nuovi. Questa la ricetta urgente delineata dai Verdi in dossier sullo smog, presentato oggi – di fronte alla sede Rai di Viale Mazzini a Roma – dal presidente, Angelo Bonelli che da tre giorni porta avanti lo sciopero della fame per protestare contro la cancellazione dei temi dell’ambiente dalla televisione italiana.
Secondo il dossier si devono rottamare gli autobus: i veicoli di trasporto pubblico nelle nostre citta’ sono molto vecchi – si legge nel rapporto – nel 2006 circa il 40% aveva piu’ di 15 anni e solo il 20 % meno di 5 anni. Cio’ significa un trasporto locale poco efficiente e inquinante. Per fare questo c’ e’ bisogno di incentivi per l’acquisto di almeno 20.000 nuovi autobus. Tra le azioni da mettere in campo la realizzazione di reti tranviarie e metropolitane con investimenti pari a 5 miliardi di euro nel prossimo triennio, acquistare 10.000 nuovi autobus ecologici per una spesa di 2 miliardi, interventi per l’efficienza energetica, piani per la riforestazione per un investimento di 300 milioni. Ma il governo, dicono i Verdi, va nella direzione opposta: il ponte sullo stretto di Messina avra’ un costo finale di 8 miliardi di euro, ma rinunciando a questa opera si potrebbero realizzare 90 km di metropolitana, o 621 Km di rete tranviaria , acquistare 3.273 tram e 23.000 autobus ecologici.

DAL DOSSIER DEI VERDI
7.400 morti l’anno, una media di 20 al giorno, per un costo di 4,5 miliardi l’anno: 2,5 miliardi tra assistenza medica e farmaceutica e 2 miliardi per le giornate lavorative perse (2.800.000 in un anno). Questi i danni dello smog in Italia secondo il dossier ‘Le polveri assassine’. “Un sostanziale numero di decessi, ricoveri ospedalieri e disturbi respiratori, specie nei bambini _ si osserva _ sono attribuibili all’inquinamento atmosferico urbano”. L’ordine di grandezza “e’ delle migliaia o decine di migliaia di casi per anno nelle otto maggiori citta’ italiane”. Complessivamente, secondo diversi studi scientifici, (Misa 2-Epair), sottolinea il dossier dei Verdi, “il numero di decessi provocati in tutta Italia dagli inquinanti come Pm10, NO2, CO, O3 sono intorno a 7.400 decessi l’anno. 20 persone al giorno muoiono a causa dell’inquinamento atmosferico nel paese. Una gravissima emergenza sanitaria”.
I costi sanitari e di ospedalizzazione pesano fortemente sul Sistema sanitario nazionale tra assistenza medica e farmaceutica
“stimabile nella cifra di 2,5 miliardi di euro”. Ma esistono altri costi economici dell’inquinamento: ogni anno a causa dell’inquinamento “vengono perse 2.800.000 giornate lavorative a causa di cittadini che si ammalano a causa dell’inquinamento. Per un danno complessivo di 2 miliardi di euro”.

L’Italia e’ tra i paesi europei in cui si registra “la maggior percentuale di popolazione urbana esposta ad elevate concentrazioni di sostanze inquinanti-pprecisa il dossier diffuso dai Verdi- oltre il 90% di polveri sottili e piu’‚ del 50% di biossido di azoto”. I casi di malattie per problemi legati all’inquinamento atmosferico, secondo una ricerca Oms, “sono circa 100.000″ mentre sono “oltre 6.000 ricoveri per problemi cardiovascolari e respiratori e circa 65.000 casi di bronchite acuta e attacchi di asma concentrati in modo particolare tra i giovani”.

Come riposrta il Censis, “il tempo che gli abitanti di diverse citta’ italiane passano ogni giorno nella propria auto o nei mezzi
pubblici- si legge nel dossier – è per i milanesi di 105 minuti (che moltiplicati per 74 anni di vita media, da’ 5,3 anni), di 115 minuti per i bolognesi (5,9 anni per l’arco della vita), di 135 a Roma (pari a 6,9 anni) e di 140 per i napoletani (7,2 anni per i 74 anni di vita media)”. Gli ultimi studi epidemiologici hanno messo in luce “nuovi danni per la salute relativamente alle concentrazioni di inquinanti come le polveri sottili e ultrasottili”. L’American Thoracic Society “ha recentemente definito in modo sistematico la serie degli effetti sulla salute potenzialmente attribuibili all’effetto degli effetti inquinanti ambientali”. La ‘Air Pollution and Health Effects: a European Approach’, un progetto che ha coinvolto 34 citta’ in Europa di cui 8 in Italia “ha verificato un aumento della mortalita’ a causa delle Pm10 e 5 dell’1,4% della mortalita’ totale”.

Oltre il 4,7% di tutti i decessi osservati in Italia e’ attribuibile al Pm10 in eccesso , circa 7.400 decessi l’anno– denunciano i Verdi – e a cio’ dobbiamo aggiungere i ricoveri ospedalieri per cause respiratorie, cardiovascolari e i casi di bronchite acuta”. I dati della ricerca rilevano come “la cattiva qualita’ dell’aria e’ responsabile di una parte rilevante della mortalita’ e morbosita'”.