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Rispunta il fantasma del condono edilizio. Sarebbe il terzo in 16 anni

22 maggio 2010 0 commenti

abusivismo

La notizia è clamorosa: il governo pensa a un nuovo condono edilizio . La misura, allo studio dell’esecutivo, andrebbe a sommarsi al concordato per adesione per la regolarizzazione delle casa-fantasma. Un unico ‘pacchetto’ che potrebbe far affluire nelle casse dello Stato un gettito di più di 6 miliardi di euro a copertura di una parte degli oltre 26 miliardi della manovra economica in via di definizione. Tutta da definire la tempistica della nuova sanatoria che potrebbe anche arrivare nel corso dell’esame parlamentare del provvedimento.

Se l’ipotesi si concretizzasse sarebbe il quarto mega-condono edilizio, il terzo firmato da un governo Berlusconi. Già a febbraio scorso un gruppo di senatori del Pdl avevano presentato a palazzo Madama una proposta di legge con un nuovo condono edilizio. L’operazione proposta faceva slittare i termini per la presentazione delle domande dal 10 dicembre 2004, come prescrive la legge sul condono edilizio, al 31 dicembre 2010.

IL PD MOBILITATO: SEGNALE DEVASTANTE

Il Pd non ha intenzione di accettare in silenzio l’ipotesi di un nuovo condono edilizio. “E’ un segnale devastante per il Paese”, attacca Ermete Realacci, una “norma criminogena e criminale”, fanno eco i senatori ecodem Roberto Della Seta e Francesco Ferrante. “Il lupo – commenta Realacci – perde il pelo ma non il vizio. E a pagare saranno sempre gli italiani onesti. Il mega condono edilizio inserito nella manovra di Tremonti è una vergogna, che come accaduto nelle precedenti sanatorie varate dai Governi Berlusconi darà un devastante segnale di tana libera tutti al paese, alimenterà gli appetiti illegali e regalerà al nostro fragile territorio altre colate di cemento illegale”.

“Il solo ‘effetto’ condono nelle precedenti sanatorie edilizie di Berlusconi _ prosegue Realacci _ generò nel 2003 40mila nuove case illegali, con un incremento della produzione abusiva superiore al 41% tra 2003 e 2001. Lo stesso accadde nel 1994 grazie al condono Berlusconi-Radice: durante i mesi di discussione delle legge furono costruite 83mila abitazioni fuorilegge, cifra record per l`ultimo decennio e considerando che l`anno prima erano state 58 mila, l`anno successivo scesero a 59mila. L`Italia ha pagato all`abusivismo edilizio un tributo troppo alto in termini di vite umane e di scempio del territorio. Cercheremo di fermare in tutti i modi questa assurda ipotesi di fare cassa a danno dei Comuni e dei cittadini corretti”.

“Sarebbe una norma criminogena e criminale – attaccano i senatori Pd Della Seta e Ferrante che, da una parte, darebbe il via a una nuova ondata di abusi edilizi e regalarebbe miliardi alle ecomafie; e, dall’altra, aumenterebbe la condizione di insicurezza abitativa per centinaia di migliaia di italiani che vivono in aree a rischio geologico o sismico dove non dovrebbe esserci un solo metro cubo di cemento. Per Berlusconi, Tremonti, Matteoli, evidentemente è un’autentica fissazione: dopo un po’ che sono al governo, devono per forza ‘regalare’ agli italiani un condono edilizio generalizzato”. “Questo condono – affermano i due parlamentari ecodem – sarebbe il quarto in venticinque anni, il terzo dell’era Berlusconi dopo quelli del 1994 e del 2003. Ogni volta hanno giurato che era l’ultima, ogni volta il solo annuncio di una maxi sanatoria ha generato nuovo abusivismo. Si tratta di una scelta totalmente irresponsabile”.

 

ORLANDO (IDV): IL LUPO PERDE IL PELO MA NON IL VIZIO

”Il lupo non perde il pelo e non il vizio”. “E’ la terza volta _ ricoprda il portavoce dell’Idv, leluca Orlando _ che il lupo Berlusconi insieme al suo branco mortifica la cultura della legalita’, insulta i cittadini onesti e arricchisce ancora una volta i farabutti con l’ipotesi di un nuovo condono edilizio. Sara’ cosi’ fin tanto che gli italiani onesti, che sono la maggioranza, non apriranno gli occhi e non faranno perdere il pelo e il vizio a questo branco di lupi”

BONELLI (VERDI): IL CONDONO PREMIA I DISONESTI

«Il governo Berlusconi con un nuovo condono edilizio ha deciso di premiare i disonesti ed i farabutti e
di far pagare la crisi ai cittadini onesti
». Lo sostiene il presidente dei Verdi Angelo Bonelli che aggiunge: «il solo annuncio di questo ennesimo condono farà impennare l’assalto al territorio e l’illegalità». «Questo è il terzo condono del governo Berlusconi ed il quarto in Italia – continua il leader del ‘Sole che ridè -. Con i condoni precedenti sono stati sanati 50 milioni di metri cubi, creando disordine una confusione urbanistica insostenibile e danni all’ambiente ed al territorio senza precedenti. Questo condono è uno schiaffo alle famiglie, che per farsi una casa hanno seguito le regole e si sono fatte un mutuo vero, non alla Scajola». «Siamo pronti alla ribellione contro un governo che sta pianificando la distruzione del territorio e il colpo di grazia alle casse dei comuni che dovranno prevedere opere di urbanizzazione per tutte le abitazioni condonate. L’unica misura strutturale di questo governo è quella di legalizzare l’illegalità».

ZINGARETTI (PD): ENTI LOCALI UNITI PER IMPEDIRE IL CONDONO

«L’ipotesi del Governo di trovare soldi attraverso un nuovo condono edilizio è una strada vecchia e
sbagliata
. E la Provincia di Roma si batterà in ogni modo per scongiurare questa dannosissima eventualità». Lo dichiara in una nota il presidente della Provincia di Roma, Nicola Zingaretti. «Il condono edilizio – continua Zingaretti – favorisce per l’ennesima volta l’Italia dei furbetti, di quelli che non rispettano le regole. Inoltre è una ricetta sbagliata per il futuro del Paese: in un’economia globalizzata, lo sviluppo dell’Italia si può fondare in larga parte solo sulla valorizzazione della qualità e la bellezza delle nostre città e delle nostre campagne. Il solo annuncio del condono edilizio già autorizza, invece, la devastazione del paesaggio con la costruzione senza regole di nuovi manufatti abusivi ma poi sanabili». «Per questo – conclude Zingaretti – faccio un appello a tutti gli altri amministratori locali per fare fronte comune e far sentire con forza la nostra voce così da costringere il Governo a cambiare rotta sul condono edilizio»