Salvo il raccolto del miele di acacia nonostante il maltempo
Anche quest’anno gli italiani non dovranno rinunciare, per fortuna, al loro miele preferito: è salvo, pur con qualche eccezione per via del maltempo, il raccolto del miele di acacia 2010 in Italia. In generale, per tutti i mieli primaverili, il bilancio è a “macchia di leopardo”, con esiti diversi a seconda delle regioni: poco miele di agrumi in Sicilia, meglio sulla costa ionica, scarso se non nullo il raccolto di tarassaco nel Nord Italia, buona la produzione di miele di ciliegio e di sulla, in particolare al Sud.
Le stime definitive del raccolto 2010 saranno date alla ‘Settimana del Miele’ di Montalcino (10-12 settembre), una delle rassegne più importanti del settore, che nel nostro Paese conta 50.000 apicoltori, con 1,1 milioni di alveari, per un business di 60 milioni di euro, che arriva a 2,5 miliardi se si considera il servizio di impollinazione fornito dalle api all’agricoltura.
“Pur con una primavera contrassegnata dal maltempo, il 2010 lascia intravedere una possibile annata produttiva se non ottima, quantomeno buona – spiega Francesco Panella, presidente dell’Unione Nazionale degli Apicoltori Italiani – Dobbiamo ancora vedere come andranno i mesi di giugno e luglio per fare un bilancio complessivo, ma gli apicoltori sono ottimisti. La raccolta del miele di acacia, il più amato e consumato nel Belpaese, è andata abbastanza bene, anche se ci sono state eccezioni dovute alle avverse condizioni climatiche”.