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Marea nera, Bp: “Quasi impossibile tappare la falla entro agosto”. Obama ci riprova: “Stop alle trivellazioni offshore”. E l’Europa lo segue

8 luglio 2010 0 commenti

Marea nera, top killLa Bp esclude di riuscire a tappare la falla del pozzo da cui sgorga petrolio in fondo al mare, nel Golfo del Messico, prima di agosto. Lo ha fatto capire Bob Dudley, il manager che è stato incaricato della gestione della marea nera, e lo ha detto più chiaramente il portavoce del gigante petrolifero.

Sembra dunque destinata a svanire la possibilità che la perdita possa essere chiusa prima del 27 luglio, quando l’azienda pubblicherà i dati sugli utili del secondo quadrimestre e parlerà agli investitori.

“In un mondo perfetto, senza interruzioni, è possibile essere pronti a fermare il pozzo tra il 20 e il 27 luglio”, ha detto Bob Dudley, al Wall Street Journal, ma questo caso “perfetto” -ha ammesso- è decisamente “improbabile”. A minacciare i piani della Bo, la stagione degli uaragani nella regione. E anche se la Bp ha già pronti i piani sostitutivi (“Tra questi, il collegamento del pozzo rotto alle infrastrutture esistenti di due condutture di gas e petrolio sottomarine”), la Bp avrebbe voluto presentarsi con una ben altra immagine il 20 luglio, quando il premier David Cameron visiterà la Casa Bianca ed è probabile che sarà chiamato da Barack Obama a parlare proprio del futuro di BP.

Intanto l’amministratore delegato dell’azienda, Tony Hayward, mercoledì si è recato ad Abu Dhabi, alimentando le speculazioni sul fatto che la società britannica sia alla ricerca di sostegno dai fondi sovrani del Golfo in caso di eventuali offerte pubbliche d’acquisto dai rivali.

 

OBAMA CHIEDE RIPRISTINO DIVIETO TRIVELLAZIONI PROFONDE

L’amministrazione Obama ha chiesto ad una corte federale della Louisiana il ripristino di un divieto sulle trivellazioni in acque profonde nel Golfo del Messico. Come riporta il New York Times, il governo afferma che la moratoria è stata un risposta razionale all’emergenza senza precedenti della fuoriuscita di petrolio dal pozzo di Bp.

Nella documentazione inviata presso il tribunale, il dipartimento del Territorio americano afferma che il divieto di sei mesi sulle trivellazioni a oltre 150 metri di profondità, imposto in maggio, è stato necessario per trovare il tempo di adottare regole più restrittive e appropriate.

Lo scorso 22 giugno, su richiesta di una società di servizi per le compagnie che effettuano trivellazioni off-shore, la moratoria è stata annullata da un tribunale della Louisiana.

 

…E L’EUROPA LO SEGUE

L’Ue intende chiedere ai Paesi membri di fermare tutte le trivellazioni offshore in Europa, almeno fino a quando non saranno note le cause del disastro della marea nera nel Golfo del Messico.

È quanto ha annunciato il commissario Ue all’Energia, Gunther Oettinger che ha annunciato la prossima adozione di nuove regole nei prossimi mesi per «’chiarire ed aggiornare» la legislazione europea esistente sullo sfruttamento e l’estrazione di petrolio.