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Manovra: il governo cancella il silenzio-asseso per le autorizzazioni ambientali. Il paesaggio italiano è salvo, almeno per ora.

15 luglio 2010 0 commenti

paesaggioIl paesaggio italiano è salvo, almeno per ora. Il governo ha confermato il suo sì alle norme sulla libertà d’impresa, ma rispetto al testo iniziale ha introdotto alcuni paletti. La versione definitiva del maxiemendamento alla manovra, sul quale oggi s’è votata la fiducia, prevede alcune limitazioni all’uso della Scia, ovvero la segnalazione certificata di inizio attività, una sorta di autocertificazione che sostituisce ogni autorizzazione, licenza, concessione non costitutiva, permesso o nulla osta per l’avvio dell’esercizio di attività imprenditoriale, commerciale o artigianale.

Dalla possibilità di utilizzare la Scia saranno esclusi “i casi in cui sussistano vincoli ambientali, paesaggistici o culturali e degli atti rilasciati dalle amministrazioni preposte alla difesa nazionale, alla pubblica sicurezza, all’immigrazione, all’asilo, alla cittadinanza, all’amministrazione della giustizia, all’amministrazione delle finanze, ivi compresi gli atti concernenti le reti di acquisizione del gettito, anche derivante dal gioco, nonché quelli imposti dalla normativa comunitaria”.

L’attività potrà iniziar dal giorno della presentazione della Segnalazione all’amministrazione competente. Raddoppiano, passando da 30 a 60 giorni dal giorno della Segnalazione, i tempi entro quali l’amministrazione competente, in caso di accertata carenza dei requisiti, può adottare motivati provvedimenti i divieto della prosecuzione dell’attività e di rimozione degli eventuali effetti dannosi dell’attività stessa, salvo che l’interessato non si conformi alla normativa vigente entro un termine fissato dall’amministrazione che non potrà comunque essere inferiore a 30 giorni.