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Goletta laghi: Alto Lario fortemente inquinato

17 luglio 2010 0 commenti

Legambiente
Le brutte notizie per il Lario arrivano dalle foci dei fiumi e dai depuratori mal funzionanti o inesistenti tanto che dalle analisi effettuate sul laboratorio mobile di Legambiente, risulterebbero inquinati 13 punti tra sponda lecchese (5) e quella comasca (8). Su quella lecchese la foce del torrente Caldone, vicino allo scarico del depuratore di Dorio, la foce del torrente Meira a Mandello del Lario e la zona del depuratore di Montecchio Nord a Colico. Risulta inquinato il campione prelevato nei pressi della foce del fiume Adda a Colico. Sul versante comasco la foce dei torrente Liro a Gravedona, Senagra a Menaggio, Telo ad Argegno, Breggio a Cernobbio, l’accesso nei pressi della chiesa vicino al molo di Torno e la foce del torrente vicino alla spiaggia di Bagnana a Lezzeno. Inquinata la foce del torrente Sorico nel comune omonimo e quella del Livo a Domasco. Legamebiente segnala «la costante pessima qualità delle acque nei pressi del depuratore di Dorio, che fin dalla prima edizione di Goletta dei Laghi teniamo d’occhio, rivelatosi ancora una volta un punto inquinato».

Per la prima volta Legambiente ha deciso di assegnare ‘bandiere nerè alle amministrazioni comunali che secondo gli ambientalisti hanno accelerato troppo sull’urbanizzazione. Ad aggiudicarsi il titolo di ‘reginette del cementò sulla sponda lecchese sono Colico e Dorio per aver aumentato la superficie urbanizzata di oltre il 30% dal 1999 al 2007 (elaborazione Legambiente su repertorio cartografico di Regione Lombardia) mentre nel versante comasco la bandiera nera è andata a Dongo perchè a fronte di un aumento di popolazione di una ventina di unità si sono consumati oltre 40.000 mq di superfici, pari a 2.283 mq per ogni nuovo residente. I dati del monitoraggio sono stati presentati questa mattina a Lecco. Il passaggio della Goletta dei Laghi è anche l’occasione per accendere i riflettori sull’importanza che i bacini lacustri hanno per l’economia e il turismo in Italia.

I laghi umbri si confermano un’ottima meta per le vacanze; tutti i quattro comuni che si affacciano sul Trasimeno e quello di Piediluco sono inseriti nella Guida Blu di Legambiente e Touring Club. Molti i parametri analizzati, che non riguardano solo lo stato delle acque, ma anche mobilità, energia e rifiuti, consumi idrici/acque reflue, servizi per i disabili, suolo e paesaggio, aree costiere e sostenibilità, che fanno delle località segnalate le migliori offerte turistiche del Belpaese. Svetta su tutte Bellagio (Como) che prende 5 vele, massimo riconoscimento dell’associazione, seguono, sempre sulla sponda comasca Griante e Menaggio (4 a testa), Oliveto Lario e Sorico (3). Sulla sponda lecchese tre vele a Dervio, due a Varenna.