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La Cia di Reggio Emilia lancia l’allarme rifiuti nelle aree agricole

12 agosto 2010 0 commenti

CIALa Confederazione degli agricoltori di Reggio Emilia lancia l’allarme: “C’e’ un pericoloso intensificarsi del fenomeno dell’abbandono di rifiuti, spesso di origine industriale, nelle aree agricole”. Lo sottolinea Antonio Senza, responsabile Ambiente per la Cia reggiana.  “In effetti- spiega Senza- si ritrova di tutto: pneumatici, batterie, carcasse di automobili, elettrodomestici, materiale edilizio, per non parlare di liquidi quali oli, vernici ed altri non meglio identificati, ma anche amianto, che sono pericolosi e potenzialmente inquinanti per l’ambiente, per l’agricoltore e per i suoi prodotti”.

Se “prima questi rifiuti- afferma Senza- erano nottetempo lasciati all’interno o a ridosso di casali in abbandono, in alcuni casi piu’ recenti lo smaltimento illecito e’ avvenuto sui terreni agricoli, in aperta campagna e con colture in atto”. Dunque, una vera e propria escalation. “L’agricoltore- aggiunge il responsabile Cia- si ritrova questi ‘regali’ sul proprio terreno ne diviene responsabile, con tutti i problemi connessi in termini di conoscenza della natura dei residui e di corretto smaltimento, il che comporta anche doversi accollare costi a volte non lievi”.  “Per questo- dice Senza- facciamo appello alle autorita’ per un ampliamento della sorveglianza, anche con la collaborazione eventuale di volontari come le Guardie ecologiche”. Infine, “auspichiamo ci sia presto un incontro per ridefinire con enti pubblici ed Iren le modalita’ di smaltimento dei rifiuti pericolosi dell’attivita’ agricola, ed in tale ambito la possibilita’ di affrontare anche questo problema emergente dello scarico illecito su terreni agricoli”.