Arriva in Italia ‘The Cove’, il documentario premio Oscar sulla mattanza dei delfini
Una baia sperduta, un paradiso naturale che per sei mesi all’anno diventa trappola di morte per migliaia di delfini. A Taiji, sulle coste del Giappone, i pescatori catturano e uccidono i cetacei per soddisfare la richiesta di esemplari da addestrare per l’intrattenimento nei parchi acquatici o da macellare per la vendita nei supermercati di tutto il Paese.
E’ la crudele mattanza raccontata da ‘The Cove’, il film documentario vincitore dell’Oscar 2010, promosso da Legambiente e distribuito dal 15 settembre in dvd nella collana Feltrinelli Real Cinema. E stasera alle 21.10 The Cove va in onda in esclusiva assoluta per la tv italiana su Current (canale 130 di Sky), mentre domani sera sara’ proiettato nel Nuovo Cinema Aquila di Roma.
Il film, che ha indignato e commosso le platee di mezzo mondo, conquistato i piu’ prestigiosi titoli internazionali, oltre all’Academy Award e al premio del pubblico dell’ultimo Sundance Film Festival, arriva in Italia preceduto dalle polemiche. Soprattutto in Giappone i movimenti nazionalisti hanno tentato di ostacolarne la proiezione perche’ ‘’offendeva la dignita’ del Paese’’. La pellicola, firmata dal regista Louie Psihoyos, punta i riflettori sulla laguna di Taiji, dove ogni anno per sei mesi si danno appuntamento i cacciatori di cetacei, pescatori e acquirenti occidentali pronti a sborsare anche 150 mila dollari per aggiudicarsi un delfino da destinare agli show acquatici, mentre il resto degli esemplari e’ carne da macello.
Per i governi nipponici, il fatto che Hollywood abbia scelto proprio il Giappone per far vedere tali orrori non e’ da considerarsi un caso.
Tesi in netto contrasto con l’impegno globale per l’ambiente del regista e di Ric O’Barry, protagonista di The Cove, celebre addestratore di delfini della serie tv Flipper, che in esclusiva a Current (in un’intervista in onda stasera alle 21) annuncia: ‘’Al momento mi sto interessando alla campagna di liberazione dei delfini in Messico. Bisogna studiare un piano e soprattutto passare all’azione: esserci e’ fondamentale’’. Autore del libro Behind the dolphin smile, O’ Barry spiega: ‘’Dietro il sorriso di un delfino libero, come quelli che si possono vedere lungo le coste italiane, c’e’ gioia e felicita’. Diverso per quelli in cattivita’, il cui sorriso nasconde sottomissione’’. Infine un appello al pubblico di Current: ‘’Smettetela di comprare biglietti per gli show acquatici’’. Un boicottaggio che O’ Barry porta avanti da quando Kathy, una femmina di delfino, si e’ lanciata fuori dalla vasca per suicidarsi.