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Marea nera, pozzo Bp sigillato definitivamente. Ed era ora

19 settembre 2010 0 commenti

Gulf Oil SpillDopo ottantasette giorni è stato definitivamente sigillato dalla Bp il pozzo responsabile della marea nera nel golfo del Messico, mettendo la parola fine alla più grave catastrofe ambientale della storia degli Stati Uniti.

La catastrofe ecologica che ha colpito il Golfo del Messico è cominciata lo scorso 20 aprile, con l’esplosione della piattaforma petrolifera Deepwater Horizon della britannica Bp, uccidendo 11 operai. L’incendio e l’affondamento della piattaforma ha danneggiato il pozzo Macondo, provocando quella che sarebbe diventata la più grave fuoriuscita di petrolio della storia, superando quella di Exxon Valdez del 1989. Per mesi gli ingegneri di Bp hanno provato ad intervenire senza successo per arginare la fuoriuscita, provocando l’ira dell’amministrazione Obama, la frustrazione degli americani ed enormi danni ecologici ed economici agli Stati del Golfo, in particolare alla Louisiana.

La fuoriuscita è stata arginata per la prima volta il 15 luglio grazie ad un enorme e pesantissimo tappo di metallo calato sulla bocca del pozzo. La soluzione definitiva della crisi è avvenuta con la cementificazione del pozzo il 4 agosto.

Si stima che nel Golfo del Messico si siano riversati quasi 4,9 milioni di barili di greggio, circa 780 milioni di litri di petrolio: sedici volte quanto fu sversato in occasione disastro della petroliera Exxon Valdez, in Alaska. Nei momenti peggiori della crisi si stima che si riversassero in mare circa 62.000 barili al giorno. Le conseguenze ecologiche del disastro non sono ancora chiare. Bp e il governo affermano di aver recuperato gran parte del petrolio o di averlo disperso tramite solventi chimici. Tra gli scienziati permane invece molto scetticismo, anche per la difficoltà di quantificare il petrolio presente a grandi profondità. Secondo le stime ufficiali comunque 800 mila barili, circa 127 milioni di litri, sarebbero stati recuperati, mentre quasi tutto il petrolio rimanente sarebbe stato sciolto dai solventi chimici: irrealistico. E anche i solventi, che per molti animali marini e non sono tossici, rischiano di aver creato piu problemi che altro. Ne sono stati infatti versati circa 7 milioni di litri sulle chiazze di greggio, e scienziati e ambientalisti temono che questo possa avere provocato ulteriori danni ambientali.