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Biodiversità, il Wwf lancia una serie di iniziative in vista del forum di Nagoya

4 ottobre 2010 0 commenti

INDONESIA SUMATRAN TIGERSaranno un centinaio, fra leader di imprese da tutto il mondo e rappresentanti dei governi, i partecipanti al forum ‘’International business and ecosystems dialogue’’, che si terra’ il prossimo 26 ottobre a Nagoya, in Giappone. Obiettivo: esaminare strategie imprenditoriali amiche dell’ambiente e schemi di politiche per ridurre, ed eventualmente invertire, il ritmo di degrado degli ecosistemi.

L’evento, organizzato da Unione mondiale per la conservazione della natura (Iucn), World business council for sustainable development (Wbcsd) e Keidanren Committee on nature conservation (Kcnc), un’organizzazione di imprese, arriva in vista della decima Conferenza sulla biodiversita’ di Nagoya, che dovra’ stabilire i target per i prossimi dieci anni per ridurre il ritmo di perdita globale del patrimonio natura.
‘’E’ arrivato il momento – afferma Juan Marco Alvarez, dell’ Iucn – di assicurarci che gli imprenditori includano la biodiversita’ e l’ambiente naturale nel processo decisionale.

Speriamo che il forum incoraggi le imprese ad assumere impegni reali che rilanceranno gli obiettivi della Convenzione per la biodiversita’ e aiutino a raggiungere i nuovi target’’. ‘’Il degrado degli ecosistemi e i servizi che forniscono – spiega Bjorn Stigson, presidente del Wbcsd – distrugge il valore del business e limita la futura crescita di opportunita’. Occorre tenere conto dell’importanza degli ecosistemi per assicurarne un uso sostenibile’’. ‘’Questa nuova iniziativa – conclude Naotake Okubo, presidente di Kcnc – punta ad ampliare l’impegno del settore privato all’interno della Convenzione per la biodiversita’ e diffondere la conservazione nelle pratiche delle imprese giapponesi’’.

Intanto aspettando la Conferenza per la Biodiversita’ a Nagoya, il Wwf traccia una linea col pennarello ‘rosso’ lungo tutto il mese di ottobre, che sara’ ricco di iniziative griffate Panda. Per prima cosa l’associazione ricorda che il 2010 e’ stato dichiarato dall’Onu l’anno della Biodiversita’: dal 2002 in poi organismi internazionali e governi del mondo – dice il Wwf – si erano impegnati per ‘’una significativa riduzione della perdita’’ di biodiversita’ entro il 2010, ma si continuano a registrare ‘’tassi di declino e pressioni insostenibili sugli ecosistemi terrestri e marini’’.

E a ottobre si entra nel clou: dal 18 al 29 ci sara’ il vertice di Nagoya che dovra’ definire nuovi obiettivi e strategie per la conservazione della natura entro il 2020, magari con ‘’un Piano’’ ad hoc ‘’essenziale per il nostro futuro’’. E anche l’Italia deve fare ‘’la sua parte approvando definitivamente entro la fine dell’anno la Strategia nazionale per la biodiversita’’’ affiancando ‘’una legge innovativa a tutela della biodiversita’’’.

Allora a ottobre, il Panda indossata la tuta da lavoro continuera’ ‘’a fare pressione sui governi’’ attraverso iniziative a livello mondiale e nazionale.
Ecco il calendario di alcuni degli appuntamenti piu’ importanti: – dal 7 all’8 ottobre la ‘Strategia nazionale biodiversita’: il territorio in azione’ (presentazione delle buone pratiche di conservazione della natura); – il 13 ottobre la presentazione del ‘Living planet report 2010’ con il lancio mondiale in diretta webcast dal Wildscreen film festival di Bristol (il rapporto ci dira’ qualcosa sullo stato di salute del Pianeta); – dal 18 al 29 ottobre la Cop 10 a Nagoya, dove il Wwf sara’ presente con una delegazione; – il 20 ottobre ‘Il muro della biodiversita’’, un evento speciale a Milano, come in altre citta’ europee (in pieno centro intorno a un muro lungo 13 metri e alto 3 a formare una ‘barriera’ per i pedoni come simbolo degli ostacoli che incontrano le specie alpine); – dal 23 al 24 ottobre ‘Biodiversamente’, il Festival dell’eco-scienza per conoscere la biodiversita’; – dal 28 ottobre al 5 novembre, il Wwf sara’ presente al Festival del cinema di Roma per una ‘gara’ speciale; – il 29 ottobre il Panda d’oro, la cerimonia ufficiale di premiazione delle best practices a tutela della biodiversita’ esistenti in Italia, in coincidenza con la chiusura della Conferenza di Nagoya.