Pcb nelle anguille del Garda, parte piano di controlli
Dopo il riscontro di tre campioni non conformi per presenza di Policlorobifenili diossina-simili in anguille pescate nel Lago di Garda, è stato attivato un tavolo tecnico di coordinamento tra il ministero della Salute, la Regione Veneto, la Regione Lombardia e la Provincia autonoma di Trento.
«Sono sicura – afferma in una nota il sottosegretario alla Salute Francesca Martini, commentando l’esito della riunione svoltasi presso la Regione Veneto – che nei tempi brevi, definiti dal programma di campionamento, potremo dare una risposta tecnicamente e scientificamente ineccepibile alla possibile presenza di diossina nelle anguille del Lago di Garda. Tenendo ben presente il principio di precauzione, verranno adottate, se necessario, immediatamente le idonee misure di gestione a tutela della salute pubblica. Ritengo fondamentale il livello di collaborazione instaurato tra le diverse istituzioni per l’individuazione delle cause dell’inquinamento e per garantire la sicurezza dei prodotti pescati, delle acque e dell’ecosistema del Lago di Garda, uno dei più belli al mondo».