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Campania, sequestrato un intero villaggio turistico abusivo. Ma nel Milleproroghe..

17 febbraio 2011 0 commenti

abusivoUn intero villaggio turistico abusivo sul litorale domitio è stato sequestrato su mandato della procura di Napoli: un colpo notevole agli interessi economici che lucrano sull’abusivismo.

Oggetto del provvedimento giudiziario è di un complesso ricettivo edificato senza autorizzazioni sorto in un terreno di proprietà della Regione Campania nel comune di Giugliano e in un’area sottoposta a vincoli paesaggistici e ambientali. Il villaggio è stato anche creato con contributi pubblici indebitamente percepiti, per cui il sequestro interessa la costruzione e beni riconducibili alla proprietà per 35 milioni di euro. Tra i reati oggetto dell’indagine, dunque, la truffa aggravata, l’abusivismo edilizio e vari di natura fiscale.

In Campania l’abusivismo è una realtà consolidata ed un enorme business. “Benvenuti ad Abusivopoli, dove tutto e’ possibile e lecito e dove si costruisce illegamente su suoli pubblici con finanziamenti agevolati. La valanga di cemento _ commenta Michele Buonomo, presidente di Legambiente Campania _ non puo’ essere arginata dalle sole forze dell’ordine senza una ferma volonta’ di contrasto anche da parte degli amministratori e della politica nazionale”. “Siamo in un territorio dove nell’ultimo anno ci sono stati numerosi sequestri di case abusive e di interi quartieri- aggiunge Buonomo- e dove sin dal lontano 1995, come si evince dalle dichiarazioni di collaboratori di giustizia, il clan Mallardo ha gestito l’affare cemento abusivo con fotomontaggio dell’aereofotogrammetria”.

MA NEL MILLEPROROGHE C’E’ UNO STOP AGLI ABBATTIMENTI IN CAMPANIA

Servirebbero rigore e abbattimnenti, ma scongiutaro il rischio di una sanatoria, nel Milleproghe rispunta il blocco degli abbattimenti. “Lo stop alle demolizioni delle case abusive in Campania inserito nel Milleproroghe approvato al Senato e’ un fatto vergognoso” accusa Ermete Realacci, responsabile Green economy del Pd. “E suona ancor piu’ sinistro in una regione dove le infiltrazioni della camorra – sono 64 i clan che operano nel settore dell’edilizia – hanno segnato in modo devastante il territorio- attacca Realacci- dove con 60mila case abusive costruite negli ultimi dieci anni si arriva al 20% di tutto l’abusivismo italiano”. Per Realacci, “evidentemente a questa maggioranza non sono bastati i morti di Ischia e le tragedie come quella di Sarno, per denunciare che l’abusivismo e’ una piaga di questo paese, che rende fragile il territorio, inquina l’economia sana, alimenta gli appetiti criminali e fa pagare alla collettivita’ prezzi altissimi in termini di vite umane e di costi”. Alla Camera “cercheremo di fermare con un emendamento soppressivo questa norma indegna- conclude il democratico- che premia gli abusivi e regala alla Campania un’altra stagione di via libera al cemento illegale”.