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Violento terremoto in Nuova Zelanda: il bilancio provvisorio è di 65 morti, oltre 200 i dispersi

22 febbraio 2011 0 commenti

quake

Almeno 65 morti sono il bilancio provvisorio delle vittime di un forte terremoto di magnitudo 6.3 della scala Richter in Nuova Zelanda. Il primo ministro neozelandese John Key ha detto che a Christchurch, la seconda città del paese che si trova nella South Island, i morti accertati sono 65. Ma il sindaco ha riferito che potrebbero esserci 200 persone sotto le macerie dei palazzi crollati.

“Siamo di fronte all’ora più buia della Nuova Zelanda”, ha detto il premier Key dopo aver visitato la zona colpita dal terremoto al termine di una riunione di emergenza del governo. I soccorritori sono alle prese con centinaia di crolli e un certo numero di incendi scoppiati in diverse zone della città. Le autorità hanno chiesto alla popolazione di lasciare libere le strade di accesso per favorire il transito dei servizi di emergenza. Testimoni hanno riferito che il terreno si è sollevato fino a 1 metro in alcuni punti. Secondo l’istituto geologico nazionale, l’epicentro del sisma delle ore 12.51 locali è vicino a Christchurch a una profondità di 5 chilometri. Nel terremoto dello scorso 4 settembre di magnitudo 7.1. che aveva colpito la città al mattino presto non c’erano state vittime. Sono oltre 200, al momento, i dispersi.

Il terremoto è stato causato dall’attivazione di una faglia del tutto sconosciuta ai geologi e a bassa profondita’. Si spiegano cosi’ per il presidente dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (Ingv), Enzo Boschi gli effetti devastanti della scossa. ”Il terremoto e’ avvenuto in una faglia che non era nota, gli stessi geofisici locali non ne conoscevano l’esistenza”, ha detto Boschi. Inoltre ”il terremoto e’ avvenuto a bassissima profondita’, ad appena 4 o 5 chilometri dalla superficie”. Per questi motivi il terremoto ha avuto conseguenza molto gravi, nonostante gli edifici siano stati costruiti con criteri antisismici. ”La zona colpita oggi dal terremoto e’ stata considerata finora come una zona a bassissima pericolosita’ sismica”.

La cattedrale di Christchurch, gravemente danneggiata dalla scossa

La cattedrale di Christchurch, gravemente danneggiata dalla scossa

La Farnesina attraverso l’ambasciata a Wellington e l’Unita’ di crisi sta cercando di mettersi in contatto con gli italiani, qualche centinaia, residenti nell’area della Nuova Zelanda colpita dal terremoto. Al momento, tutti i contatti effettuati hanno avuto un riscontro positivo.

INTRAPPOLATA, CHIAMA LA TV

Una impiegata di un ufficio di Christchurch che si è salvata dal forte terremoto riparandosi sotto una scrivania, ha telefonato alla tv e, quando si è sentita dire che decine di soccorritori stavano arrivando nel palazzo dove era intrappolata, ha esclamato: «Oh, bene, grazie a Dio!». È la storia di Anne Voss, una impiegata australiana che era al lavoro insieme ad una trentina di colleghi nell’edificio Pyne Gould Corp. La donna ha chiamato l’emittente ‘Seven’ del suo paese e, in diretta, ha raccontato: «Ero seduta alla mia scrivania, mi sono rifugiata sotto e il tetto è crollato sul piano del tavolo. Così adesso sono schiacciata qua sotto e non mi posso muovere», ha proseguito la Voss, spiegando che sentiva i colleghi gridare aiuto, ma di non potersi muovere. L’impiegata ha poi riferito di essere ferita; «so che sto sanguinando, e sento che per terra è bagnato -ha detto Voss- La mano, non so se mi sono tagliata, non so cosa ho fatto, non vedo nulla», ha aggiunto, spiegando che con la mano libera è riuscita a chiamare con il cellulare e a parlare con suo figlio e altri familiari in Australia.

STUDENTI GIAPPONESI CHIEDONO AIUTO VIA MAIL

Hanno chiesto aiuto via email da sotto le macerie otto studenti nipponici rimasti intrappolati in un edificio di 6 piani crollato per il forte terremoto a Christchurch, in Nuova Zelanda.

La richiesta di aiuto e’ partita grazie all’email inviata da un’insegnante alla sua famiglia, nella quale ha scritto di essere intrappolata sotto le macerie insieme a sette studenti, parte di un gruppo di 23 persone in gita scolastica del Toyama College di Lingue straniere, di Toyama. Quanto al resto, riporta l’agenzia Kyodo, due studenti sono stati trasportati in ospedale, un insegnante e’ stato salvato, mentre e’ sconosciuta la sorte degli ultimi 12 componenti.

Il gruppo era al quarto piano dell’edificio per il pranzo quando il sisma si e’ verificato. Il Giappone, intanto, mandera’ un team in Nuova Zelanda, composto da funzionari del ministero degli Esteri e della Japan International Cooperation Agency, per predisporre l’invio di aiuti, ha annunciato in una conferenza stampa il portavoce del governo, Yukio Edano.