Home » Redazione Ecquo » biodiversità »

Il documento degli ambientalisti dell’Emilia Romagna: “Basta rischi per le aree protette”

23 febbraio 2011 0 commenti

foreste protetteLe associazioni ambientaliste dell’Emilia-Romagna hanno elaborato un documento di proposte, ‘’per superare i problemi che oggi mettono a rischio la gestione delle aree protette’’, in occasione del convegno ‘Conservare e valorizzare la biodiversita’, organizzato dalla Regione e in programma domani a Bologna.

“Sono molti – rilevano le associazioni – i benefici di cui oggi godiamo grazie alle scelte degli amministratori che nel corso degli ultimi 25 anni hanno avuto la lungimiranza di istituire parchi, riserve e aree di riequilibrio ecologico: tutela della biodiversita’, miglioramento della qualita’ dell’ acqua, dell’aria e del suolo, regimazione idrica, occupazione, servizi alle scuole e alle famiglie, rispetto delle norme comunitarie ed internazionali, sperimentazione di forma innovative di gestione, turismo ecologico’’.

“Di fronte ad una crisi economica che mette in discussione la possibilita’ di proseguire con l’attuale gestione e sembra impedire di estenderla ai siti della rete Natura 2000, che come membri della Comunita’ europea siamo chiamati a tutelare, e’ necessario – rileva il documento – ritrovare le motivazioni di fondo della tutela naturalistica e riconoscere alle aree protette il loro importante ruolo, anche sotto il profilo economico’’.

Le associazioni chiedono quindi alla Regione di ‘’valorizzare le esperienze delle aree protette ed estendere al resto del territorio forme di gestione sostenibile, di rafforzare l’autonomia degli enti di gestione e di utilizzare meglio i fondi gia’ disponibili’’. Le aree protette – concludono – “non devono essere considerate come aree improduttive, ma al contrario come fornitrici di servizi ecosistemici, necessari non solo per la qualita’ della vita, ma per l’economia di tutto il territorio regionale”.