Il consiglio regionale del Veneto dice no al nucleare
Il governatore Zaia si era detto disponibile al nucleare, ma con una maggioranza inedita costituita dalla Lega Nord e dalle opposizioni (Italia dei Valori, Partito Democratico e Federazione della Sinistra) il Consiglio regionale veneto ha approvato una mozione che dice “no al nucleare in Veneto”.
Unico gruppo a votare contro quello del Pdl mentre l’Udc ha deciso di non partecipare al voto e Unione Nord Est si è astenuta.
Il documento approvato dopo aver auspicato “la più ampia partecipazione alla prossima consultazione referendaria” impegna la Giunta veneta “ad esprimere fin da ora parere negativo all’eventualità di un insediamento nella regione veneto di centrali nucleari,invitando il Governo della Repubblica a rispettare i pareri espressi dalle Regioni”.
La mozione impegna, inoltre, la Giunta, a dichiarare l’indisponibilità ad ospitare nel territorio regionale centri anche temporanei per stoccaggio, smaltimento o smistamento di scorie radioattive, ad elaborare un piano energetico regionale contenente forti programmi di investimento per lo sviluppo e la diffusione di tecnologie che utilizzino fondi di energia rinnovabili e a valutare l’istituzione di un congruo fondo per l’efficientizzazione energetica di edifici pubblici e privati che intendano conseguire l’inserimento nella classe energetica B o A di casa-clima. Infine, si invitano i parlamentari veneti ad attivarsi per promuovere una modifica della legge 99 del 2009 che salvaguardi il diritto all’ autodeterminazione anche in materia energetica previsto al titolo V della Costituzione indicato anche negli articoli 2 e 4 dell’attuale Statuto del Veneto.
Il capogruppo del Pdl Dario Bond ha giudicato decisamente inopportuno approvare questa mozione “proprio nel giorno in cui il Governo nazionale ha stabilito una moratoria di un anno nelle scelte nucleari”. Sul piano politico Bond ha osservato che “si tratta di una brutta giornata per la maggioranza” aggiungendo riferendosi alla Lega, “faremo anche noi cos, svilupperemo una politica a geometria variabile a seconda delle situazioni; ci sentiremo liberi, se non ci sono regole, non ci sono per nessuno”.
Al capogruppo del Pdl ha risposto quello della Lega Federico Caner che si è detto dispiaciuto del fatto che il Pdl abbia interpretato il voto sulla mozione con un insulto alla coalizione da parte della Lega. “Non Š detto – ha aggiunto Caner – che per forza di cose le posizioni della maggioranza del Veneto debbano essere schiacciate su quelle della maggiorana governativa nazionale. Su certi temi particolarmente delicati Š giusto aver opinioni diverse”. Quanto all’auspicio di partecipazione ampia al referendum contenuto nella mozione Caner ha osservato che una consultazione referendaria è un diritto del popolo”. Contrari alla mozione si sono detti, in sede di dichiarazioni di voto, anche altri due esponenti del Pdl Nereo Laroni e Piergiorgio Cortelazzo confermando la scelta pro nucleare e sottolineando negativamente la posizione della Lega. Astenuto Mariangelo Foggiato di Unione Nord Est secondo il quale votare contro il nucleare senza specificare quale tipo di nucleare (fissione, dell’atomo o fissione) significa anche scientificamente mettersi contro anche l’energia solare. La non partecipazione al voto dell’Udc è stata motivata da Raffaele Grazia con il fatto che la risoluzione conferma ancora una volta il comportamento contradditorio della Lega Nord e, sopattutto del presidente Zaia, in materia di nucleare.