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Oggi nube radioattiva sull’Italia. Ma la dose di radioattività è irrilevante

23 marzo 2011 0 commenti

nuclearL’allarme non c’e’, ma l’attenzione si': l’arrivo della nube radioattiva proveniente dal Giappone che tra oggi e domani dovrebbe arrivare in Italia e’ infatti attentamente seguita dagli esperti.


“Quantità minime delle radiazioni provenienti dalla centrale di Fukushima sono già arrivate in Europa, ed entro domani dovrebbero raggiungere l’Italia, rimanendo però ben al di sotto dei livelli di allarme”, hanno spiegato le agenzie di controllo. Secondo l’agenzia francese per la sicurezza nucleare piccole quantità di iodio radioattivo proveniente da Fukushima, da mille a 10mila volte inferiori a quelle giunte da Chernobyl, dovrebbero raggiungere la Francia doggi, e poi estendersi verso sud nei giorni successivi.

Il ministro della Salute, Ferruccio Fazio, ha subito rassicurato gli italiani: “l’eventuale arrivo in Italia di correnti d’aria provenienti dal Giappone non presenta alcun rischio per la salute. Se anche le correnti dovessero trasportare sull’Italia particelle radioattive provenienti dalla centrale di Fukushima – prosegue – si tratterebbe comunque di quantità infinitesimali, estremamente diluite, che oggi siamo in grado di rilevare grazie agli strumenti sofisticati di cui disponiamo, ma che non avrebbero alcun effetto sulla salute. Si tratterebbe infatti di valori bassissimi, largamente inferiori alle dosi di radioattività naturale”.

Pronto all’arrivo della nube e’ l’Ispra: “La rete di strumenti che monitorano la presenza di radiazioni nell’aria – afferma il responsabile del Servizio misure radiometriche del Dipartimento nucleare dell’Ispra, Giancarlo Torri – è già stata rafforzata nei giorni scorsi, ed è pronta a captare qualsiasi anomalia si dovesse presentare nei prossimi giorni”. Secondo Torri, se anche eventuali tracce di radiazione dovessero arrivare sarebbero in quantità non pericolosa per l’uomo, e anzi difficile da registrare persino per gli strumenti: “Gli isotopi rilevati sono iodio e cesio – precisa Torri – e arriverebbero estremamente diluiti, al limite della concentrazione che sono in grado di rilevare gli strumenti che utilizziamo, e comunque non pericolosi per la salute”.

Anche il climatologo dell’Enea, Vincenzo Ferrara, non crede che la nube portera’ radiazioni superiori al fondo naturale, cioe’ al livello normalmente presente sulla Terra. “Se, a seguito dell’arrivo della nube, le radiazioni in Italia rimarranno pari al fondo naturale, cio‚ al livello normalmente presente sulla Terra – osserva – non ci sarà alcun problema”. Ferrara ricorda anche che Stati Uniti e Canada, attraversati dalla nube radioattiva, “hanno rilevato solamente livelli pari al fondo naturale”

“L’Environmental Protection Agency statunitense, utilizzando sistemi di rilevamento estremamente sofisticati _osservano all’Ispra _ ha stimato che i livelli di radioattività in aria risultano talmente bassi da comportare una dose dell’ordine di centomila volte inferiore a quella normalmente ricevuta dalla radioattività naturale».