Referendum, comitati antinucleari accusano: in Rai informazione negata. Interviene anche l’Agcom
“Il servizio pubblico ad oggi ha abdicato al proprio dovere e ha tradito il diritto degli italiani ad una corretta informazione su questo importante momento di democrazia”. Il comitato ‘Vota Si’ per fermare il nucleare’, oltre 80 associazioni per il ‘si” al referendum contro l’energia atomica, ha indirizzato una lettera aperta al presidente e al direttore generale della Rai, Paolo Garimberti e Lorenza Lei, per chiedere che finalmente la tv pubblica faccia informazione sul voto del 12 e 13 giugno.
“La Rai deve dare una corretta e tempestiva informazione: fino ad ora, invece- sottolineano le associazioni- quando il referendum ha avuto spazio, ed e’ accaduto assai di rado, si e’ trattato di spazi quasi sempre marginali, in orari di scarsa audience”. Al voto “mancano ormai 3 settimane e l’informazione sconta un gravissimo ritardo”. Fatto reso ancor piu’ grave, dice il comitato, “perche’ il Governo ha di fatto condotto una campagna di disinformazione”. Il rischio e’ “che venga leso in modo irrimediabile – vista la prossimita’ del voto – il diritto fondamentale all’informazione sull’esistenza stessa dell’appuntamento referendario”. Per questo il comitato ‘Vota Si’ per fermare il nucleare’ sollecita “una rapida informazione alle elettrici e agli elettori” e chiede al presidente e al direttore generale della Rai che “quanto prima vengano predisposte anche le sedi previste dalla normativa vigente per consentire ai diversi punti di vista di confrontarsi e di argomentare le rispettive posizioni”.
E Agcom _ meglio tardi che mai _ ha dato una prima risposta. L’Autorita’ per le Garanzie nelle Comunicazioni ha rivolto un formale invito alla Rai affinche’, ”nei trenta giorni precedenti la data della consultazione, assicuri una rilevante presenza degli argomenti oggetto di referendum nei programmi di approfondimento”, come prescritto dal regolamento approvato dalla commissione di Vigilanza Rai. Lo rende noto la stessa Agcom in una nota, spiegando che la decisione e’ stata presa ”alla luce dei dati del monitoraggio televisivo”. Nel comunicato si precisa che ”la commissione Servizi e Prodotti dell’Autorita’ per le garanzie nelle comunicazioni, nella riunione odierna, ha esaminato gli esposti presentati dalla lista Di Pietro-Italia dei Valori e dai Comitati promotori dei quesiti referendari (sul nucleare e legittimo impedimento) trasmessi il 18 maggio scorso”. ”Per quel che concerne la collocazione dei contenitori per i messaggi autogestiti gratuiti – prosegue la nota -, l’Autorita’ ha segnalato la questione alla commissione parlamentare di Vigilanza, alla quale spetta esprimersi sulla conformita’ di tale collocazione alla propria deliberazione del 4 maggio, al fine di consentire all’Autorita’ di assumere, in sede di vigilanza, le determinazioni di competenza”.