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Nucleare, il governo ottiene la fiducia sul decreto che cancellerà il referendum

24 maggio 2011 0 commenti

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Turrono mentre srotola in aula lo striscione antinucleare

Turroni mentre srotola in aula lo striscione antinucleare

Referendum antinucleare sempre piu a rischio. L’Aula della Camera ha infatti dato via libera alla fiducia posta dal governo sul decreto omnibus che contiene, tra l’altro, le norme sul nucleare. I voti a favore sono stati 313, i voti contrari 291, le astensioni 2. Il voto finale e’ previsto per domani, dopo l’esame degli ordini del giorno.

Il decreto inizialmente prevedeva una moratoria di un anno del programma nucleare, ma un emendamento del governo approvato in Senato abroga tutte le norme che riguardano la realizzazione di impianti nucleari decise con la legge 99 del 2009. Il decreto stabilisce che tra un anno il Governo vari una Strategia energetica nazionale, nella quale non e’ esclusa l’opzione nucleare. L’emendamento eviterebbe il referendum del 12 giugno e secondo l’opposizione differisce a tempi migliori una scelta sul nucleare che altrimenti sarebbe preclusa dalla vittoria del ”no” nelle urne.

E  nel dibattito non sono macati i nostalgici dell’atomo. “A Fukushima non e’ il nucleare che e’ venuto meno, ma le pompe di raffreddamento prive della nafta per poter funzionare” ha sostenuto in aula Vincenzo D’Anna, deputato casertano di Iniziativa Responsabile.   “Il nucleare _ ha detto D’Anna con ardita m etafora _ e’ come il sapone. Non e’ colpa del nucleare se c’e’ qualcuno che non lo usa e rimane sporco”.

 

PD: E’ UNO SCIPPO

Ma la questione è politica. “Uno scippo”. Cosi’ il segretario del Pd, Pier Luigi Bersani a proposito del dl Omnibus sul quale il governo ha posto la fiducia.   “A parte il contenuto irrilevante per i problemi economici e sociali del Paese – ha spiegato – spicca lo scippo al popolo italiano che viene privato della possibilita’ di decidere democraticamente sul nucleare”.

DI PIETRO: CASSAZIONE E NAPOLITANO BLOCCHINO IL DECRETO

E Antonio Di Pietro si rivolge alla Cassazione e al capo dello Stato affinchè impediscano lo stop al referendum sul nucleare. “Ci auguriamo – afferma il leader di Idv partecipando al sit in organizzato in piazza Montecitorio dai comitati per il sì ai referendum – che la Cassazione possa bloccare questo provvedimento che solo per finta sospende la costruzione delle centrali nucleari, riconsegnando ai cittadini il diritto di decidere del loro futuro attraverso i referendum. Ci auguriamo anche che il capo dello Stato non firmi una legge così immonda e truffaldina”. “L`IdV che in perfetta solitudine ha raccolto due milioni di firme, chiede oggi a gran voce di stoppare questa truffa. Lanciamo un appello a tutti i cittadini affinché il 12 e 13 giugno vadano a votare i referendum che, in modo forte e chiaro, possono indicare a questo Parlamento e a questo governo che è ora di andare a casa”, conclude Di Pietro.

VERDI: NON RIUSCIRANNO A SCIPPARE I CITTADINI

 “Il governo Berlusconi ha chiesto la fiducia sul decreto ammazza democrazia: ma Berlusconi ed il suo governo non raggiungeranno lo scopo di rubare il diritto dei cittadini di votare per il referendum che è un diritto tutelato dalla Costituzione“. Così il presidente dei Verdi per la Costituente ecologista Angelo Bonelli, che ha aggiunto: “Berlusconi ed il suo governo hanno perso il consenso popolare e si sono barricati nella fortezza di Palazzo Chigi: sono disposti a tutto  pur di non far votare gli italiani. Quello che è successo con i referendum infatti è straordinario perché anche tantissimi elettori di centrodestra vogliono a votare sì per fermare il nucleare e la privatizzazione dell’acqua”. “Il trucco escogitato dal governo per evitare che si voti sul nucleare – ha avvertito il leader dei Verdi – però non riuscirà perché la sentenza della Corte costituzionale del ’78 in materia di referendum è chiara: o si è in presenza di un’abrogazione definitiva e non condizionata o i referendum non vengono superati. Per questa ragione chiediamo che si continui la mobilitazione sui referendum a cui le televisioni – ha concluso Bonelli – hanno ormai messo la sordina imponendo il silenzio”.

“E’ necessario in tutti i modi che i cittadini sappiano il furto di referendum che e’ furto di democrazia”. L’ex deputato verde Sauro Turroni ha appena srotolato nell’aula della Camera le bandiere del sole che ride con la scritta “ferma il nucleare vota si'” e in transatlantico sottolinea il senso della sua iniziativa: denuncia il furto di democrazia su “questa enorme tragica vicenda del nucleare che e’ diventata la cifra della mia vita”. Turroni, ex parlamentare dei Verdi, e’ stato fra i protagonisti della battaglia sul nucleare con il primo referendum del 1987. Nel 1995 e’ stato protagonista di un’azione dimostrativa all’atollo di Munroa con Greenpeace contro gli esperimentio nucelari francesi e in questa occasione fu arrestato dalle autorita’ d’oltralpe. Nel 1996, decennale di Chernobyl, si e’ recato nel sito della centrale.