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Nucleare, la Camera approva il decreto ammazza-referendum

25 maggio 2011 0 commenti
La centrale nucleare di Caorso

La centrale nucleare di Caorso

Nulla è scontato, ma ora la cancellazione del referendum anti atomo è molto più vicina. E’ infatti arrivato, con 301 voti a favore, l’annunciato via libera della Camera al dl Omnibus, che contiene, tra l’altro, le norme che dovrebbero disinnescare, nell’intenzione della maggioranza, il referendum sul nucleare, visto che ‘congelano’ tutti i programmi sull’atomo ”al fine di acquisire ulteriori evidenze scientifiche”.

Insorgono le opposizioni, dentro e fuori dall’Aula, davanti a quello che definiscono un ”imbroglio”, uno ”scippo di democrazia” e una vera e propria ”truffa”, visto che in questo modo il governo si tiene in realta’ la porta aperta per riprendere il programma nucleare quando, come ha detto lo stesso presidente del Consiglio, i cittadini ”si saranno tranquillizzati”.
 La parola passa adesso all’ufficio centrale della Corte di Cassazione, ultima speranza dei referendari, che dovra’ stabilire se le nuove norme rendano inutile o meno lo svolgimento del referendum sull’energia atomica. La decisione, si rileva comunque in ambienti della Suprema Corte, non prendera’ in esame le norme prima della loro pubblicazione in Gazzetta Ufficiale, dopo che il presidente della Repubblica avra’ promulgato il testo.  Nel frattempo le opposizioni si stanno organizzando contro una manovra che punta a impedire il raggiungimento del quorum, facilmente trainato dal nucleare, anche per gli altri referendum in programma, quelli sull’acqua e, soprattutto, quello sul legittimo impedimento.

Se l’Idv, come ha sottolineato Antonio Di Pietro, ha ”gia’ pronti” il ricorso alla Cassazione, un appello al presidente della Repubblica e, ”soprattutto, l’appello agli elettori per il 12 e il 13 giugno”, che l’ex pm ha ripetuto anche nel corso delle dichiarazioni di voto in Aula, il Pd ha annunciato di aver dato mandato all’avvocato Gianluigi Pellegrino di presentare alla Suprema Corte una documentata memoria sulla conferma del referendum sul nucleare. ”Spero – ha sottolineato anche il segretario del Pd Pier Luigi Bersani – che la Cassazione possa decidere diversamente” dalla maggioranza che con il dl Omnibus ha tentato di cancellare il referendum. E pure Fli invita i cittadini a ”punire il governo – come dice Fabio Granata – per questo decreto truffa”, andando ”in massa a votare si’ al referendum”.   

Il decreto, sull’onda del disastro di Fukushima, prevedeva inizialmente una moratoria di un anno del programma nucleare, ma un emendamento del governo, approvato in Senato, abroga tutte le norme che riguardano la realizzazione di impianti nucleari decise con la legge 99 del 2009, stabilendo pero’ che tra un anno il governo vari una Strategia energetica nazionale, nella quale non e’ esclusa l’opzione nucleare. E sposta sempre di un anno la valutazione alla luce anche degli stress test sulla sicurezza degli impianti che l’Unione europea iniziera’ dal primo giugno, cui l’Italia, come ha spiegato il ministro Vito, ”ha deciso di aderire”.  In una giornata tesa in Aula, con tutte le opposizioni che hanno attaccato la maggioranza sul nodo referendum, il governo, per non incontrare sorprese, si e’ anche limitato a recepire, senza arrivare al voto, un ordine del giorno del Pdl che lo impegna a ”rendere definitiva la sospensione” del programma nucleare.
 Intanto fuori da Montecitorio e’ continuata la protesta dei Comitati per il si’, da giorni in presidio permanente contro l’approvazione del decreto. Protesta che si e’ accesa al momento del voto definitivo.