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Referendum antinucleare: voto decisivo a Montecitorio attorno alle 20

25 maggio 2011 0 commenti

Areva_EPRPer il referendum antinucleare sono ore decisive. Si sono concluse a Montecitorio le votazioni sugli ordini del giorno al dl omnibus, che contiene fra l’altro la norma sullo stop a tempo alla costruzione di centrali nucleari che potrebbe far annullare la relativa consultazione referendaria già convocata per i prossimi 12 e 13 giugno, sul quale ieri il Governo ha ottenuto la fiducia chiesta alla Camera.

 L’aula ha faticato a riempirsi ma la maggioranza nelle votazioni sugli odg ha sempre tenuto. La seduta è stata ora sospesa. I lavori riprenderanno alle 18,30, con trasmissione in diretta tv sulla Rai. Il voto definitivo al provvedimento, già approvato dal Senato, è previsto intorno alle 20. Fra gli iscritti a parlare in dichiarazione di voto a nome del proprio gruppo, figurano nei tempi per le opposizioni il presidente di Italia dei Valori Anronio Di Pietro e il presidente dei deputati Pd Dario Franceschini. Le votazioni sul dl omnibus sono seguite anche in piazza Montecitorio dove, dall’inizio dei lavori d’aula, è ripreso il presidio-sit in dei promotori dei quattro referendum su nucleare, acqua e legittimo impedimento che manifestano per chiedere più informazione in tv sulla consultazione di giugno e “contro lo scippo del diritto dei cittadini a esprimersi” che l’approvazione del dl omnibus potrebbe comportare rispetto al nucleare.

Una volta approvata dalla Camera, la legge passerà al Quirinale per la firma del Capo dello Stato. A seguire, incassata la promulgazione da parte del Colle, il testo delle nuove norme sarà pubblicato in Gazzetta Ufficiale e quindi entrerà ufficialmente in vigore. Da quel momento è l’ufficio centrale della Cassazione per i referendum che sarà chiamato rapidamente a prounciarsi per stabilire se le norme sullo stop al nucleare siano sufficienti o meno per dichiarare l’annullamento del referendum in materia. Trattandosi della materia più sensibile per i cittadini, tanto più dopo il disastro di Fukushima, la celebrazione o meno del referendum sul nucleare potrà avere influenza sul raggiungimento o meno del quorum (50% +1 degli aventi diritto) nella consultazione referendaria di giugno, anche in materia di acqua e legittimo impedimento.