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Fronte del Sì in piazza a Roma. Bersani: quorum a un passo

10 giugno 2011 0 commenti
Bonelli, Di Pietro e Bersani in Piazza del Popolo

Bonelli, Di Pietro e Bersani in Piazza del Popolo

E adesso aspettano il voto.  Nell’ultimo giorno della campagna referendaria, tutti si sono spesi nelle piazze di Roma. Le associazioni, ma anche i partiti. Con una parte de Pdl ‘accanto’ a Pd o Api, o almeno con lo stesso obiettivo (o quasi): tre ‘si” ai quesiti su acqua e nucleare.  A Roma, nel loro piccolo, tutti quelli interessati hanno provato a fare la loro parte. In piazza del Pantheon, impegnata in un volantinaggio, c’era una parte del Pdl, rappresentata dai deputati Fabio Rampelli e Marco Marsilio, dal presidente della commissione Ambiente di Roma Capitale, Andrea De Priamo, e dalla consigliera regionale Chiara Colosimo. “Scegli ‘si”. Insieme per il futuro” diceva lo striscione. Tre ‘si”, come detto, perche’ in questo caso la linea e’ quella di non ritirare la scheda sul legittimo impedimento. Sui temi ambientali, pero’, “se volete dirla cosi’, c’e’ una intesa bipartisan” ha commentato Rampelli. “Significa che al di la’ di una politica di sgambetti e scorciatoie, ci possono essere invece convergenze: magari poche, ma su tematiche importanti come queste”

 In piazza del Popolo invece, alla kermesse organizzata dai comitati referendari, in uno scenario tinto di giallo per dire che ‘Io voto’ e dove tra musica e parole si e’ attesa la mezzanotte, c’erano un pò tutti.  I Verdi hanno annunciato di aver presentato comunque un esposto in Procura su queste consultazioni. “Vogliamo sapere- ha dichiarato il presidente del Sole che Ride, Angelo Bonelli– se i consolati italiani, in questa consultazione referendaria hanno messo tutti gli italiani all’estero iscritti nell’anagrafe elettorale nelle condizioni di poter esercitare diritto di voto, ovvero se le schede che dovevano essere spedite siano arrivate effettivamente ai destinatari”. Il leader dei Verdi ha incontrato il segretario del Pd Pier Luigi Bersani  e la prima cosa che ha fatto è stato attaccargli al bavero della giacca la stellina gialla con scritto ‘Fermiamo il nucleare-Vota si”. ”Io gliel’ho detto – racconta Bonelli – che sono timidamente ottimista. Ma poi tutti e due abbiamo convenuto sul fatto che comunque possiamo farcela, a raggiungere questo quorum”. ”In questi giorni – racconta ancora Bonelli – non ho fatto altro che distribuire volantini. Ma vorrei che questo referendum non venisse politicizzato. Berlusconi, infatti, ha fatto un grande sbaglio, perche’ il suo appello a disertare le urne e’ stato solo un tentativo di politicizzare il 12 e 13 giugno”.

 “E’ come scalare una montagna ma il quorum e’ a portata di mano. Andiamo tutti a votare e andiamoci domenica mattina per dare un segnale di ottimismo a tutti”. Lo
ha detto il segretario del Pd Pier Luigi Bersani a piazza del Popolo.  “Lo sappiamo che arrivare al quorum e’ come scalare una montagna. Sono 16 anni che non ce la facciamo. Pero’, siamo li’ li’,
possiamo farcela”. E’ l’appello che il segretario del Pd, Pier Luigi Bersani, rivolge da piazza del Popolo agli italiani affinche’ non disertino le urne domenica e lunedi’ per rispondere si’ ai 4
referendum su acqua, nucleare e giustizia.  “Andiamo tutti a votare -aggiunge a margine della kermesse promossa dagli organizzatori dei quesiti referendari- a prescindere dal proprio credo politico e andiamoci di domenica mattina perche’ chiediamo a tutti quanti un incoraggiamento e un messaggio positivo per raggiungere l’obbiettivo del quorum”.  Il referendum “parlano di problemi molto rilevanti per la vita delle persone: acqua, nucleare, giustizia e prendere parte alla consultazione rappresenta anche la volonta’ dei cittadini di essere padroni del proprio destino. Non a caso -ha concluso- i partiti di centrosinistra sono qui oggi, a piazza del Popolo, sotto il palco a dare una mano e a sostenere i movimenti che li hanno organizzati”.

In piazza anche Antonio Di Pietro. Secondo il leader dell’Italia dei Valori “il voto di domenica e lunedi’ non e’ una scelta pro o contro il governo: Berlusconi prima se ne va e meglio e’ ma per la sua mala politica. I temi che andremo a votare al referendum – ha concluso – sono temi generali, specifici e importantissimi che riguardano tutto il Paese e che servono ai cittadini e non ai partiti, siano essi di destra o di sinistra”.