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Valanga di voti contro il nucleare e la privatizzazione dell’acqua. Quorum oltre il 57%, e sì al 95%

13 giugno 2011 0 commenti

REFERENUna valanga di voti spazza via il nucleare e l’acqua privata. I quattro referendum abrogativi per i quali hanno votato ieri ed oggi gli italiani sono validi.  Quando mancano ormai solo i dati di pochi comuni, e’ stato, infatti, raggiunto, per tutti i quesiti, il quorum richiesto, ossia un numero di votanti pari al 50% piu’ uno degli elettori.  L’affluenza alle urne in Italia, intorno al 57%, ha reso ininfluente il numero dei votanti all’estero. Per il primo quesito sull’acqua l’affluenza (in 7.993 comuni su 8.092 totali) e’ del 57,13%, identica anche a quella sul secondo referendum sull’acqua relativo alla tariffa del servizio idrico, mentre scende di qualche decimo per gli altri due quesiti, attestandosi al momento al 57,10% per i referendum sull’energia nucleare e al 57,08% per i referendum sul legittimo impedimento.

 

 

Il presidente dei Verdi, Angelo Bonelli, festeggia la vittoria dei sì

Il presidente dei Verdi, Angelo Bonelli, festeggia la vittoria dei sì

“Lo dico con il cuore in mano. Oggi non ha vinto il centrosinistra o l’Idv, hanno vinto solo gli italiani”, sia chi ha votato si’ e chi no, mentre “hanno perso i cattivi maestri che hanno detto di non andare a votare“. Lo dice il leader Idv, Antonio Di Pietro.  Ora, aggiunge, “se il centrosinistra vuole vincere le prossime elezioni deve presentarsi unito” e avere “un programma condiviso. Io e Bersani siamo d’accordo e stiamo organizzando team di esperti su varie materie per fare un programma alternativo al governo Berlusconi”.   “Io saro’ un contadino e non parlo bene l’italiano, ma in passato ho fatto mani pulite ed e’ servita al Paese, ho promosso i referendum e sono serviti al paese… oggi sono orgoglioso di questo”.

Il governo ora ha un’unica strada: “Si dimettano e vadano al Quirinale”. E’ l’invito rivolto dal segretario del Pd, Pier Luigi Bersani, dopo l’esito del referendum.  Bersani spiega che “lo chiediamo da un anno: dopo questi voti Berlusconi e il centrodestra devono riflettere, non farlo e’ da irresponsabili”. Alla “crisi politica conclamata” dei giorni scorsi, ora per il leader Pd si aggiunge lo “scollamento tra il governo e il paese”.Il governo ora ha un’unica strada: “si dimettano e vadano al Quirinale”. E’ l’invito rivolto dal segretario del Pd, Pierluigi Bersani, dopo l’esito del referendum. Bersani spiega che “lo chiediamo da un anno, dopo questi voti Berlusconi e il centrodestra devono riflettere, non farlo e’ da irresponsabili”. Alla “crisi politica conclamata” dei giorni scorsi, ora per il leader Pd si aggiunge lo “scollamento tra il governo e il paese”.

“Per me si tratta non soltanto di una vittoria politica di questa campagna referendaria, si tratta della vittoria di una vita, su questioni che ci hanno visto largamente in minoranza per
decenni e decenni”. Il leader di Sinistra Ecologia e Liberta’ (Sel) e presidente della Regione Puglia, Nichi Vendola.

“Con questo risultato, di cui si deve prendere atto perche’ il popolo e’ sovrano, non si fara’ il nucleare e non si migliorera’ la distribuzione dell’acqua. Su questa roba avremo danni grandi e chi governera’ dovra’ rimediare”. Cosi’ Claudio Scajola (Pdl).