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Pd: sui tetti di Roma fioriscono opere abusive

20 giugno 2011 0 commenti

romaSoprelevazioni e piani aggiunti che contro la legge compaiono sui tetti di palazzine di pregio in centro storico, ma anche case e villini fantasma che spuntano in aree sottoposte a vincolo, come il Parco di Veio o quello dell’Appia Antica o in zone come Case Rosse ed Eur.  È la situazione denunciata dal Pd di Roma stamattina in una conferenza stampa a via delle Vergini, cui hanno preso parte il presidente della commissione Controllo e Garanzia di Roma Capitale, Massimiliano Valeriani, l’ex presidente dell’Ufficio anti-abusivismo edilizio capitolino, Massimo Miglio, l’assessore all’Ambiente del I Municipio, Emiliano Pittueo, e alcuni rappresentanti dell’Associazione dei cittadini per San Saba, Miani, Aventino.
 Per quanti riguarda il centro, sono stati portati all’attenzione due abusi edilizi in particolare, uno in via di Porta Lavernale 26 (Aventino), dove nel sottotetto e’ stato ricavato un piano aggiuntivo abbassando il solaio e uno in via Baccio Pontelli 14 (San Saba), dove sull’attico il proprietario ha fatto costruire una piscina coperta e una sauna.  Entrambi i lavori sono stati eseguiti dopo il 31 marzo del 2003, quindi fuori dai termini dell’ultimo condono, ma le notifiche di rigetto dello stesso non sono mai giunte alle societa’ che li hanno portati a termine, una a causa di lungaggini burocratiche, l’altra per il cambio della sede legale, la cui nuova residenza, raccontano esponenti dell’associazione cittadina, “in oltre sei mesi l’Ufficio condoni edilizi non e’ riuscita a ottenere, ma noi, in 5 minuti e con una spesa di 5 euro, si’ .

 Per Valeriani, “questi episodi sono una grande sconfitta per l’amministrazione, siamo di fronte a un problema di legalita’ a 360 gradi, in questi casi per me si tratta di omissione di atti d’ufficio”. Il problema “non e’ circoscritto al centro di Roma, ma riguarda tutta la citta': da gennaio a maggio 2010 Gemma ha rigettato 12.272 domande di condono, 5.812 perche’ ‘assolutamente irricevibili’ in quanto fuori termini massimi o in aree sottoposte a vincolo”.  Per il consigliere democratico, “da tre anni il tema della lotta all’abusivismo edilizio e’ completamente scomparso dall’agenda politica del Campidoglio, i Municipi sono stati tagliati fuori, non  si fanno piu’ demolizioni di immobili di pregio, praticamente solo di capannoni agricoli, ed e’ stato soppresso l’Ufficio centrale anti-abusivismo edilizio”. Come detto, ha concluso Valeriani, “questi episodi e le testimonianze dei cittadini fanno registrare una sconfitta per l’amministrazione: l’assessore Corsini e i vertici dell’Uce dovrebbero dimettersi”.