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Expo 2015: dopo la manifestazione l’area diventerà il più grande parco (urbano) d’Europa

12 luglio 2011 0 commenti

expo2015Dopo l’Expo 2015 la superficie delle aree occupate dalal mnaifestazione si trasformerà nel più grande parco (urbano) d’Europa.  I vertici di Regione Lombardia, Provincia di Milano, Comuni di Rho e Pero, della società Expo 2015 e di Poste Italiane hanno sottoscritto questa mattina nella sede di Milano, il verbale dell’accordo di programma urbanistico per le aree di Expo 2015. L’accordo, praticamente identico alla bozza già elaborata, prevede che al termine della manifestazione internazionale almeno il 56% della superficie totale delle aree occupate venga posta a verde (circa 450mila mq sui quali dovrebbe sorgere il parco più grande d’Europa) e fissa un indice di edificabilità di 0,52 mq. Soddisfazione è stata espressa dai partecipanti all’incontro. Tutti hanno evidenziato come quello di oggi sia un tassello fondamentale per entrare nel vivo della fase operativa dell’Esposizione universale. Un tassello a cui dovranno seguirne altri, ma che se riceveranno il via libera dalle Giunte e dai Consigli delle Istituzioni locali, porterà già il 3 agosto il Cda della società Expo a lanciare la prima gara d’appalto. Soddisfazione per la firma dell’accordo di programma urbanistico è stata espressa anche dai neosindaci di centrosinistra di Milano e Rho, Giuliano Pisapia e Pietro Romano, che in poco tempo hanno dovuto studiare un progetto già definito elaborato dalle giunte precedenti guidate dai loro avversari politici. Pisapia ha spiegato che “oggi abbiamo raggiunto il primo dei tre obbiettivi che si è data Milano e cioè fare sì che possano partire le opere iniziali per scongiurare il rischio che il Bie revochi l’assegnazione alla nostra città”. “Il secondo punto è che Expo deve essere un momento di sviluppo sociale, economico e culturale che lasci una serie di ricchezze alla città, alla Lombardia e all’Italia” ha proseguito il sindaco, che ha sottolineato infine un ultimo, importante, aspetto e cioè che “l’Amministrazione mette paletti rigidissimi perché sia impedita qualsiasi speculazione sulle aree”. “Bisogna salvaguardare i terreni e poi dovrà esserci edilizia agevolata e convenzionata con progetti di housing sociale, e la maggior parte dei terreni dovranno poter essere utilizzati con finalità di bene pubblico”.

 “E’ scritto nell’accordo che nascerà il più grande parco d’Europa su una superficie di almeno 450 mila metri quadrati, poi ci sarà edilizia convenzionata e a basso costo e la salvaguardia dei manufatti e dell’ambiente storico paesaggistico, in un’idea di sviluppo che ricada a integrale vantaggio di tutti i cittadini” ha precisato il governatore Formigoni, sottolineando che “il solo fatto che a comprare i terreni sono le istituzioni pubbliche è la garanzia più importante che il dopo Expo sarà declinato a totale vantaggio del pubblico”.