Commissario Ue Hedegaard: “Sul clima l’Europa deve parlare con una voce sola”
”E’ fondamentale che ci sia una conclusione unica alla riunione dei ministri dell’Ambiente europei di lunedi in Lussemburgo” anche per presentarci uniti al vertice mondiale delle Nazioni Unite a Durban in Sudafrica (Cop17) a fine novembre.
A dirlo il Commissario Ue al clima Connie Hedegaard ascoltata a Montecitorio dalle commissioni riunite Ambiente e Politiche comunitarie di Camera e Senato. ”Per l’Europa – spiega Hedegaard – e’ importante parlare con voce chiara e forte, ma soprattutto con una voce singola se vogliamo massimizzare la nostra influenza”. Secondo il commissario Ue sarebbe, infatti, un errore presentarsi a Durban ”con 27 posizioni”. Mi sembra ”importante dire questo nel Parlamento italiano perche’ l’Italia insieme ad altri Paesi ha posizioni forti”. In vista della Cop17 – osserva Hedegaard – ”abbiamo detto che l’Europa potra’ lavorare a un nuovo periodo di impegni successivo a Kyoto, di 10 anni per mantenere vivo il Protocollo, ma soltanto a condizione che i grandi emettitori ci seguano”, e dal momento che l’Ue vale 11% delle emissioni globali ”a Durban bisognera’ pensare all’altro 89%”.
”L’Europa deve diventare un continente libero dal petrolio del Medio Oriente e dal gas della Russia”. Cosi’ Connie Hedegaard, commissario Ue al clima, parlando a Montecitorio di fronte alle commissioni riunite Ambiente e Politiche comunitarie di Camera e Senato. Secondo Hedegaard ”si possono risparmiare tra i 170 e i 350 milioni all’anno riducendo le importazioni di gas e petrolio”. Essere ambiziosi – osserva la commissaria Ue – e’ costoso ma gli investimenti tornano indietro”, per questo ”abbiamo elaborato una road map per una economia a basse emissioni di carbonio al 2050”. I quattro aspetti su cui puntare, rileva Hedegaard, sono ”clima, sicurezza dell’approvvigionamento energetico, efficienza, innovazione e posti di lavoro ‘verdi”’ che poi significa ”dare valore” alle piccole e medie imprese, oltre ”a dover migliorare in cooperazione per la ricerca e lo sviluppo”.