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Riflettori puntati sul benessere verde: sei eco-misure per il semestre europeo

2 luglio 2014 0 commenti

04-00009088002052Introdurre la contabilità ambientale e superare il concetto di Pil ‘economico’ pensando invece al benessere, spostare la fiscalità dal lavoro ai prodotti anche con l’aiuto di una ‘carbon tax’, target ambiziosi per clima ed energia guardando all’orizzonte del vertice Onu di Parigi nel 2015, ma anche acqua, rifiuti e acquisti ‘realmente’ verdi per la Pubblica amministrazione.

Il pacchetto di sei proposte che spaziano lungo l’universo dell’economia verde lo ha presentato il Consiglio nazionale della green economy (composto da 66 organizzazioni di imprese), con l’intenzione di provare a indicare una strada da percorrere al governo nel corso del semestre italiano di presidenza europea.

Questo, quando a Bruxelles sembra si stia facendo spazio a una proposta per un target ‘taglia-energia’: ovvero un’attenzione maggiore della commissione Ue per ridurre i consumi; in questo modo l’efficienza energetica assumerebbe via via sempre più importanza per alleggerire la bolletta.

Nella ricetta europea al 2030, altri ingredienti sono la riduzione del 40% di CO2 e per le rinnovabili un obiettivo di almeno il 27%. Una questione che è trattata anche nelle proposte del Consiglio nazionale della green economy: Edo Ronchi, presidente della Fondazione per lo sviluppo sostenibile, parla di “misure” che possono “avere anche positive ricadute sia economiche che occupazionali”.

Per farlo, la proposta della commissione Europea sul nuovo pacchetto clima-energia al 2030 “va migliorata” con “tre target distinti, ambiziosi e legalmente vincolanti: emissioni di gas serra, fonti rinnovabili, efficienza energetica”.