Kyoto sbarca in Uganda: il protocollo aiuta la riforestazione
E’ l’Uganda il primo stato africano a portare avanti un progetto di riforestazione nell’ambito del Clean Development Mechanism previsto dal protocollo di Kyoto e gli effetti, come sempre quando si tratta di ambiente, non mancheranno di avere ricadute sostanziali anche dal punto di vista economico e sociale garantendo continuità nella produzione di legname, la coltivazione di piante medicinali e, certamente non da ultima, la riduzione delle emissioni di gas serra.
Il progetto “Nile basin reforestation project” si sostanzia nella messa a dimora, su una superficie di 2.137 ettari all’interno della Rwoho Central Forest Reserve, di piante di Pinus caribaea - specie non autoctona, di provenienza caraibica ma non infestante e dalla crescita estremamente rapida - di Mesopsis eminii e di Prunus africana, entrambe di tipo endemico nella regione, secondo la seguente proporzione: 75%, 20% e 5%.
Il rimboschimento, finanziato interamente dal Bio Carbon Fund della Banca mondiale, potrà essere gestito anche dalle comunità locali oltre che da investitori privati e avrà come scopo ultimo quello di ridurre la pressione antropica e lo sfruttamento sulle foreste autoctone residue e su i suoi abitanti.
Via | Federparchi
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