India e Cina cercano posizioni comuni nella lotta al global warming
India e Cina hanno siglato a Delhi un accordo, valido per 5 anni, finalizzato a conseguire posizioni negoziali comuni sui trattati internazionali climatici. E’ stata inoltre manifestata, in questo stesso consesso, la volontà di intensificare gli sforzi congiunti nei campi dell’efficienza economica, delle energie rinnovabili, delle tecnologie pulite, dei trasporti, dell’agricoltura sostenibile e, non da ultima, della deforestazione.
In particolare, i ministri degli esteri cinese e indiano, Xie Zhenhua e Jairam Ramesh, hanno fatto sapere che scienziati climatici specializzati provenienti da ambedue i paesi coopereranno nella ricerca e nello sviluppo di soluzioni a basso contenuto di carbonio.Il tutto non arretrando di un passo rispetto alla questione dei limiti alle emissioni di Co2 imposti arbitrariamente dai paesi industrializzati. A tal proposito, inoltre, non è stato taciuto che a fronte di un mancato mutamento di richieste da parte di questi ultimi le aspettative per un accordo al summit di Copenhagen in dicembre non potrebbero essere molto ampie.
Se da una parte è evidente, pertanto, il tentativo da parte dei paesi asiatici di fare fronte comune contro una riduzione delle emissioni che, a detta di questi ultimi, danneggerebbe la crescita economica in Asia, dall’altra lo stesso presidente statunitense Obama, ha fatto sapere, in più di un’occasione, di voler cooperare con la Cina per ridurre le emissioni inquinanti. Intanto, la possibilità che il vertice di Copenaghen si riduca a una mera dichiarazione di principio tra gli stati partecipanti sembra sempre più che plausibile.