Greenpeace, appello delle statue di Roma a Berlusconi:”Ferma i cambiamenti climatici”
I romani questa mattina saranno forse rimasti alquanto stupiti nel leggere ciò che alcuni tra i grandi del passato avevano da dire, in particolare a Berlusconi. “Berlusconi, don’t be a stupid!” tuonava Augusto da un appariscente fumetto. Gli faceva eco Garibaldi: “Berlusconi, qui si salva il clima o si muore”. Così, dotando di nuvolette di cartone le statue di alcuni tra i più eminenti personaggi della storia italiana, Greenpeace Italia ha voluto lanciare un messaggio al nostro paese, ricordando a chi lo governa, che rischiamo di perdere un’ottima occasione per salvare il nostro pianeta dai cambiamenti climatici se l’Europa tutta non si muoverà nella giusta direzione.
E’ prevista per domani, infatti, la riunione del Consiglio Europeo a Bruxelles, finalizzata a trovare una posizione univoca dell’UE sulla questione climatica da proporre, poi, al vertice di Copenhagen.
Al blitz, più che appariscente, ha fatto poi seguito una lettera da parte del direttore di Greenpeace Italia, Giuseppe Onufrio, diretta a Berlusconi in cui si chiede al nostro presidente del consiglio di combattere affinché:
Venga introdotto il nuovo obiettivo di riduzione delle emissioni di Co2 nell’atmosfera pari al 40% rispetto ai livelli del 1990, entro il 2020, con il 30% ottenuto attraverso riduzioni all’interno dei confini europei.
Greenpeace, prosegue e:
esorta inoltre i leader europei a battersi affinché la struttura del Trattato sul Clima di Copenhagen sia ambiziosa, vincolante e giusta. Poiché Solo un protocollo all’interno della Convenzione delle Nazioni Unite può garantire obiettivi concreti e vincolanti per tutti i Paesi industrializzati, compresi gli Stati Uniti.
“Berlusconi, non negare la scienza: salva il clima” gridava stamattina un infuriato Giordano Bruno a Campo de’ Fiori, in Roma, e speriamo che, almeno stavolta, non vengano i soliti inquisitori a dargli fuoco…
Foto | Greenpeace Italia