Il WWf chiede più azione all’Italia contro la deforestazione
Il XIII congresso mondiale delle foreste si è chiuso con un clamoroso successo, in parte prevedibile: la volontà di azzerare la deforestazione della Mata Atlantica – oggi ridotta ad appena il 7,4% del totale originario - da parte di Brasile, Argentina e Paraguay attraverso un pacchetto di misure legislative nazionali e di cooperazione transnazionale tali da permettere il raggiungimento dell’obiettivo, seppure in tempi non ben precisati. E’ chiara per tutti, però, l’urgenza dell’attuazione delle misure, soprattutto considerando l’ubicazione della foresta atlantica stessa, pericolosamente vicina a città in rapidissima espansione come Rio de Janeiro e San Paolo.
Nonostante la bella notizia, tuttavia, il WWF rimane all’erta e ne approfitta per sostenere una richiesta di impegno all’implementazione degli sforzi da parte di tutti gli Stati, allo scopo di contrastare il fenomeno della deforestazione. Tra i primi ad essere chiamati in causa svetta proprio il Bel Paese che rappresenta uno dei mercati del legname tropicale più importanti e redditizi al mondo. Tra lavorazione e trasformazione, in Italia, vanno in fumo migliaia e migliaia di ettari di foresta.
Sottolinea Massimiliano Rocco, il responsabile TRAFFIC e Timber Trade del WWF Italia:
I Paesi in via di Sviluppo hanno mostrato il loro impegno ma è dai paesi come l’Italia che ora più che mai devono attendersi misure serie e responsabili
Da qui la richiesta, maturata già da alcuni anni, di imporre una certificazione di sostenibilità per il legname che arriva nel nostro paese, seguita da un misurabile ed effettivo impegno a contrastarne il commercio illegale promuovendo la diffusione dei soli prodotti certificati. L’occasione per l’Italia di mostrarsi virtuosa è imminente e quanto mai delicata: a metà novembre, infatti si riunirà la plenaria della Partnership Internazionale per la salvaguardia delle foreste del Bacino del Congo (CBPF), una delle zone più martoriate dalla deforestazione, complice anche la terribile instabilità politica di questa regione. Intanto, gni anno scompaiono 13 milioni di ettari di foresta, ovvero 36 campi di calcio al minuto, fermati tristemente in un rotolo di carta igienica, di carta assorbente, mobili o parquet…
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