Isola di Pasqua: gli abitanti chiedono al governo di ridurre l’afflusso dei turisti
Nei giorni scorsi, ha fatto scalpore la decisione degli abitanti dell’Isola di Pasqua, meravigliosa perla al largo del Cile, di porre un deciso freno al turismo di massa che sta minacciando il delicato ecosistema dell’isola e la stessa tranquillità della sua gente. Con il 96,3% dei voti, a stragrande maggioranza, la popolazione, a mezzo referendum, ha richiesto al governo di modificare un articolo della Costituzione cilena funzionale ad arginare l’ingresso numericamente indiscriminato di turisti ed emigranti sull’Isola.
Il sottosegretario agli interni, Patricio Rosende, ha così commentato la scelta degli isolani:
questa presa di posizione non punta a ridurre il turismo né l’affluenza dei visitatori, bensì a migliorare le modalità con le quali i turisti vengono accolti nell’isola.
Intanto, la necessità di prendere una decisione in tal senso era già stata sollevata in agosto quando, la popolazione dell’Isola di Pasqua, recalcitrante all’ingresso smodato di turisti sul proprio territorio, aveva letteralmente occupato il piccolo aeroporto nell’intenzione di manifestare il proprio disappunto. Il voto degli isolani sarà ora valutato nel Parlamento di Santiago. Se gli isolani l’avranno vinta, l’ecosistema locale ringrazierà certamente e, a noi romantici e sostenibili viaggiatori, resterà sempre la possibilità di scoprire lo sguardo nostalgico di questi luoghi sulle pagine di Corto Maltese, in una delle sue più celebri storie…