Rifiuti in Sicilia: interviene la Prestigiacomo
Si aggrava sempre più la questione dei rifiuti in Sicilia. Ultimo capitolo di una storia che sembra un dramma è stato quello scritto dalla Commissione ambiente della Camera che, alla presenza del Ministro all’Ambiente, Stefania Prestigiacomo ha fatto capire chiaramente che la situazione appare di carattere emergenziale, sul punto d’esplodere, soprattutto a seguito di quanto emerso da un recente rapporto dell’Agenzia regionale dei rifiuti,l’Amia.Urgono provvedimenti. E in fretta. E una più seria e diffusa politica di gestione e di differenziazione dei rifiuti. In particolare, il ministro Prestigiacomo sottolinea che:
i livelli di raccolta differenziata sono incredibilmente bassi e il tasso di raccolta dell’ultimo rapporto del 2008 è del 6,1%. Inoltre, ci si scontra con l’impossibilità di realizzare i termovalorizzatori nel medio periodo, occorrendo altri 6 anni perché il sistema di smaltimento rifiuti decolli
Tutto questo è stato considerato inaccettabile per il Ministro ritenendo che, per rispondere all’emergenza, sarebbe opportuno che almeno uno degli impianti di smaltimento previsti dal Piano Cuffaro del 2002 - e oggi messo in discussione dall’attuale governatore della Sicilia, Raffaele Lombardo -entri in funzione nei prossimi due anni e mezzo per evitare, l’altrimenti inevitabile, tracollo. Altro punto non trascurabile di discussione, poi, è stato il riferimento all’azione sinergica con la Direzione nazionale antimafia al fine di contrastare gli interessi delle ecomafie nell’annosa questione dello smaltimento dei rifiuti.
Via | Il giornale di Siracusa
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