India: elefanti fuori dagli zoo ritornano nelle riserve
Per le loro caratteristiche fisiche e biologiche, oltreché per le particolarità comportamentali e sociali, gli elefanti indiani sono da considerarsi assolutamente inadatti alla vita in cattività che potrebbe mettere a rischio il loro stato di salute e le capacità riproduttive. E’ questa la splendida eppure banalissima motivazione addotta dall’Autorità Centrale dei Giardini Zoologici Indiani per giustificare un importantintissimo provvedimento, reso noto proprio in questo giorni, che comporterà a breve la reintroduzione in natura di tutti gli splendidi pachidermi attualmente detenuti all’interno degli zoo indiani.
Certamente il provvedimento non è totalmente scevro da considerazioni di tipo economico legate al turismo più o meno naturalistico che, ogni anno, porta con le migliaia di presenze all’interno delle riserve, anche migliaia di dollari nella casse dello Stato. Eppure, è impossibile non esserne, almeno un pò, contenti. Ovviamente, sarebbe più che auspicabile che questo genere di considerazioni venissero applicate a tutte le situazioni di sfruttamento degli elefanti e degli animali in genere, ma la consapevolezza che qualcosa cominci a muoversi, seppure solo altrove e non Italia, non può non generare un pizzico di gioia.
Giovanni Guadagna, responsabile dell’Ufficio cattività dell’ENPA, commenta così questa notizia:
mentre l’India libera gli elefanti dagli zoo per restituirli ai parchi naturali, l’Italia, con la scusa di presunti progetti conservazionistici, premia anche economicamente le strutture della cattività animale. Alcuni mesi fa, toccò alla Bolivia darci il buon esempio con la chiusura dei circhi con gli animali; adesso è il turno dell’India. Saremo in grado di seguire il buon esempio?