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A Bologna la migliore mobilità sostenibile d’Italia

21 dicembre 2009 0 commenti

E’ Bologna, quest’anno, a fregiarsi del titolo di città dalla mobilità più sostenibile d’Italia. Ad affermarlo, il consueto rapporto annuale “Mobilità sostenibile in Italia: indagine sulle principali 50 città”, realizzata da Euromobility - l’Associazione Mobility Manager - con il contributo di Assogasliquidi e Consorzio Ecogas e con il patrocinio del Ministero dell’Ambiente. I centri urbani oggetto dell’indagine sono ovviamente quelli che contano più di 100.000 abitanti oltre alle province autonome di Trento e di Bolzano.

Piuttosto scontata la permanenza di un’Italia a due velocità: più innovativa e attenta all’ambiente al nord e più refrattaria all’ecologia al sud e, tra le prime dieci città segnalate per meriti alla mobilità sostenibile, non si segnala che Bari tra i centri urbani meridionali – slittata peraltro dal settimo posto dell’anno scorso alla nona posizione di quest’anno. Decisamente meglio Firenze che si aggiudica il secondo posto, seguita da Parma, Trento e Milano, poi Venezia, Reggio Emilia e Padova. A chiudere tristemente la classica, invece, appaiono Taranto, Sassari e Catania.

Inoltre, è Milano a fregiarsi della palma d’oro per il miglior trasporto pubblico offerto agli abitanti – seguita da Venezia e Roma - come per il più efficiente bike sharing della penisola, mentre, per numero di auto a GPL svettano allegramente Ravenna, Bologna e Ferrara. Più triste, sicuramente, il primato di Latina, seguita da Roma e Potenza rispettivamente prima seconda e terza quanto a numero di automobili ogni 100 abitanti: ben 72 per la prima, oltre 70 per la Capitale e 70 per la terza.

Gli indicatori di cui ci si è avvalsi per stilare la graduatoria sono stati: numero ed efficacia delle innovazioni introdotte per la gestione della mobilità (car sharing, bike sharing, piattaforme logistiche per le merci, mobilità manager, ecc); stato di salute delle città in relazione alla presenza di auto di nuova generazione o alimentate a combustibili alternativi (Gpl, metano) e, non da ultima, l’offerta di trasporto pubblico, i km di piste ciclabili nonché l’adozione di strumenti di gestione e di pianificazione del traffico.

Fonte | Euromobility
Foto | Flickr