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Sotto l’albero, in aumento le proteste degli animalisti contro le pellicce

22 dicembre 2009 0 commenti

A pochi di giorni dal Natale non si placano le proteste degli animalisti contro il mercato delle pellicce lasciando fiorire ovunque nel nostro paese, e fino al giorno della vigilia, iniziative volte a sensibilizzare i consumatori sull’acquisto di prodotti fur free.

In particolare, in questi giorni nel mirino dell AIP (Attacca l’Industria della Pelliccia) dopo la Rinascente vi sono i marchi del lusso di Escada e Max Mara rei di proporre, nelle loro collezioni, capi in visone, procione, coniglio, chinchillà e altri animali. A differenza di altri marchi très chic, infatti, come ad esempio Calvin Klein, Vivienne Westwood e Ralph Lauren che hanno aderito da tempo alla campagna di Peta International - la più famosa associazione animalista al mondo - per la moda fur free (senza che questo abbia peraltro ridotto gli intrioti delle griffes), Escada e Max Mara risultano riottosi.

L’importanza di iniziative di questo tipo nelle giornate di shopping natalizio più sfrenato è facilmente intuibile: saranno molti, infatti, a scegliere anche inconsapevolmente capi solo apparentemente innocui con inserti in pelliccia ma frutto, in realtà, di un’inutile carneficina. E le proteste, certamente funzionano se è vero che le industrie di pelli di foca, ad esempio, hanno mostrato un’incredibile flessione nella vendita dei loro prodotti negli Stati Uniti dove più forti risuonano gli echi della Peta.

Foto | Flickr