Ponte sullo Stretto, c’è chi dice che i lavori iniziano a dicembre. Ma è una bufala.
C’è chi sostiene che a dicembre verranno inaugurati i lavori del Ponte sullo Stretto di Messina. Tutti sanno che questo non può essere (manca ancora il progetto esecutivo che, salvo intoppi, non vedrà luce prima della prossima primavera), ma intanto la gran cassa pro-ponte continua a suonare. In realtà il tentativo è quello di spacciare come avvio della costruzione del Ponte un intervento ferroviario che sarà sì funzionale al Ponte, ma che in realtà è considerato utile e necessario al di là di questo. Si tratta della variante ferroviaria di Cannitello (in Calabria) rispetto alla quale il WWF ha chiesto chiarimenti alla Regione Calabria.
La variante infatti è stata oggetto di un’intesa Stato-Regione Calabria del marzo 2006. Si tratta di una bretellina ferroviaria di 2 km funzionale alla rete e quindi ai servizi ferroviari regionali, in nessun modo quindi può essere spacciato cantiere d’avvio del Ponte sullo Stretto di Messina. A conferma di ciò basta leggere la Delibera CIPE di approvazione del progetto definitivo della bretellina ferroviaria di Cannitello del 26 marzo 2006, dove il parere della Regione sulla “variante di Cannitello” era condizionato dal fatto che l’opera non fosse condizione essenziale alla realizzazione del ponte sullo Stretto di Messina, ma servisse soltanto a migliorare ed implementare il sistema ferroviario locale. A questa impostazione della Regione si adeguò il Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, che allora era Pietro Lunardi, riconoscendo che la “variante di Cannitello” va presentata come intervento finalizzato a migliorare ed implementare il sistema della rete ferroviaria regionale. Tutto chiaro. Chiarissimo e confermato dalla stessa Regione Calabria che rispondendo, a firma del presidente Loiero, alla nota del WWF ha affermato che “la Calabria ha bisogno di ben altre infrastrutture e di mettere in sicurezza il proprio territorio, già piagato dalle piogge”. Anche queste parole chiarissime e, a scanso di equivoci il Presidente Loiero aggiunge: “Non so se il Governo accetterà le richieste della Regione, ma sono certo che i lavori per il Ponte sullo Stretto, nonostante gli annunci con squilli di trombe, non partiranno e per diversi motivi. Primo perchè non ci sono i soldi e i fondi Fas non possono essere utilizzati per opere di regime ma devono invece essere spesi per i bisogni dei territori interessati, poi perchè non ci sono i progetti. L’unico cantiere che, questo ce lo auguriamo, sarà aperto è quello della cosiddetta variante di Cannitello della linea ferroviaria, perchè solo per essa la Regione ha dato la sua approvazione condizionandola al fatto che tale opera non abbia nulla a che vedere con la realizzazione del Ponte sullo Stretto ma serva solo a migliorare la rete ferroviaria che in quel tratto è soggetta a frane e smottamenti” .
Ma la propaganda è propaganda. I chiarimenti giungono dalla Regione Calabria, ma non dal Governo né dalla Società Ponte sullo Stretto che, per bocca del suo amministratore delegato ing. Pietro Ciucci, sostiene che la variante Cannitello “è una delle opere propedeutiche alla realizzazione del Ponte” e che quindi potrà considerarsi “a pieno titolo come l’inizio ufficiale della costruzione del Ponte”. L’ing. Ciucci continua affermando che i lavori proseguiranno “con le altre opere di questo tipo, come la sistemazione della panoramica e degli svincoli di Giostra e dell’Annunziata a Messina, per arrivare a metà 2010 al progetto relativo all’attraversamento”. Attenzione!!! Ha detto progetto, non lavori. Ha detto che il progetto del Ponte (quello esecutivo obbligatorio per legge prima dell’apertura di un cantiere) ci sarà solo alla metà del 2010. Ma intanto….Si sa, il ponte è un opera “immaginifica”, non altrimenti potrebbe essere la sua propaganda.