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Presente e Futuro

25 luglio 2010 0 commenti

Le energie rinnovabili sono entrata in una nuova fase, nel senso che non sono più materia esclusiva dei tecnici ma sono entrate nel dibattito delle persone qualunque. I convegni e i seminari su questo tema non si svolgono più all’interno delle scuole di ingegneria ma nei luoghi della vita quotidiana.

Musei, teatri, centri commerciali, centri sportivi: ogni luogo è quello giusto per dissertare di efficienza energetica ed energie rinnovabili.

Basta andare a vedere i siti web delle squadre di football o di basket americano per capire cosa sta accadendo. Molti di questi siti hanno una sezione “ambiente” dove vendono mini-impianti di produzione di energia rinnovabile con il loro marchio. E i campioni sportivi sono testimonial di questi impianti. Non più merchandising sportivo esclusivamente con le magliette e i capi di abbigliamento!

Cambia tutto: il linguaggio e gli stili di comunicazione. E dobbiamo aggiornare i tradizionali numeri con cui si giudicavano le politiche e si misurava l’efficacia delle scelte energetiche. Cittadini e tecnici hanno differenti unità di misura e parametri in base ai quali scelgono di comprare o meno un impianto.

D’altra parte gli impianti sono convenienti a taglie sempre più piccole che possono essere vendute al supermercato e la mediazione del tecnico fra cittadini e tecnologia diventa secondaria. E i grandi centri commerciali fanno politiche di marketing basandosi sulle emozioni e sull’attitudine al consumo piuttosto che sul rendimento e le prestazioni ingegneristiche di un impianto.

Ma questo è solo l’inizio del cambiamento. Le nuove generazioni (i nativi digitali) hanno strutture di pensiero e comportamenti diversi da noi e questo sta provocando una ridefinizione più generale dei sistemi di comunicazione.

Si modifica il paradigma relazionale: ad esempio la televisione e il cinema cambiano e invertono i loro ruoli. Al cinema si proiettano documentari, che sembravano un territorio noiosamente relegato a un pubblico notturno, e in televisione si finge la realtà (reality show) descritta dal film The Truman Show. I giornali perdono di credibilità fra i giovani a vantaggio di internet e il premio Pulizer viene assegnato ad un sito web.

Ed infine il teatro attira sempre più persone e viene considerato come un luogo in cui riflettere insieme: una moderna scuola peripatetica di aristotelico sapore. Filosofi e storici hanno occupato i teatri e, recentemente, con un gruppo di amici abbiamo portato anche l’energia a teatro.

L’esperimento ha coinvolto soprattutto giovani che devono scegliere il loro futuro e che possono essere protagonisti anche del nostro. E’ nelle università che nascono gli imprenditori e i ricercatori che lavoreranno nel settore delle tecnologie, ed è a loro che dobbiamo rivolgerli per svolgere un ruolo di guida che l’età e l’esperienza ci assegnano. Ma l’innovazione e la ricerca appartengono ai giovani! Devono solo sapere quale è il campo ed avere il nostro conforto.

L’esperimento è stato esaltante sia per noi che per il pubblico e questo deve far riflettere su come cambiare il modo di rapportarci con le persone se vogliamo accelerare questa transizione energetica verso le energie rinnovabili e l’efficienza energetica. E l’auto elettrica come componente di questo sistema energetico.