Petrolio: deboli segni di ripresa
Ecco gli ultimi dati sulla produzione petrolifera mondiale a opera di Rembrandt Koppelaar e dei suoi collaboratori (link al rapporto completo). Vediamo una certa tendenza alla ripresa produttiva, per il momento ancora molto debole. Non è escluso che la ripresa possa portare a un nuovo picco, l'anno prossimo ma, in ogni caso, la tendenza alla stasi produttiva rimane confermata. Siamo piatti ormai da cinque anni buoni.
La ripresa produttiva va di pari passo con la ripresa economica, anche quella molto debole, e con la risalita dei prezzi; al momento intorno agli 80 dollari al barile. Il tutto somiglia sempre di più al caso storico della produzione di olio di balena, che ho discusso in un post su "The Oil Drum". Dal confronto, avevo dedotto che il picco petrolifero sarebbe stato accompagnato da forti oscillazioni di prezzi che, in effetti, stiamo vedendo
L'economia è la produzione petrolifera sono cose strettamente legate fra di loro. Se l'economia dovesse tornare ai livelli produttivi di un anno e mezzo fa, probabilmente vedremo un nuovo picco dei prezzi petroliferi che si farà carico di causare un nuovo crollo.
Da notare, comunque, che quando si parla di "peak oil" ci si riferisce alla produzione totale mondiale. Ma quello che conta non è quello che viene prodotto ma quello che arriva ai paesi industrializzati. Qui, continua la tendenza nettissima dei paesi produttori a consumare di più e a esportare di meno. Il picco del consumo nei paesi OCSE (i paesi "ricchi") è arrivato da un pezzo. E' stato nel 2005, circa.
La discesa è già iniziata da un pezzo. E, se guardate bene, si sta facendo sempre più ripida.