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Lo sviluppo insostenibilie della Corea del sud /2 La distruzione dell’agricoltura

18 febbraio 2009 0 commenti
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In Corea del sud la lezione degli economisti è stata appresa molto, molto bene: sviluppare tecnologia e industria e non preoccuparsi delle risorse naturali.

Prendendo alla lettera queste indicazioni, i coreani nel giro di qualche decennio hanno costruito una grande potenza economica ed hanno raggiunto il 13° posto nella classifica mondiale del PIL... peccato che si sono dimenticati che dovrebbero anche mangiare!

Come si vede dal grafico qui sopra, la popolazione  è raddoppiata (curva rossa) nell'arco di 50 anni, passando da 25 a 50 milioni di abitanti. Con 498 abitanti al km² è una delle densità più elevate del mondo; senza contare i microstati e le piccole isole, è superata solo da Taiwan (636 ab/km²) e dal Bangladesh (1045 ab/km²).

Dopo un lieve aumento fino alla metà degli anni '60, la terra coltivabile è diminuita drasticamente (curva blu) da 2,3 a 1,7 milioni di ettari. Se nel 1960 ogni coreano aveva a disposizione oltre 800 m² di terra, oggi ne ha solo 350, una quantità troppo piccola per potersi garantire un nutrimento adeguato.

Dove è finita la terra coltivabile?

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