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Il diritto all’acqua non è stato ancora riconosciuto

23 marzo 2009 0 commenti

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Il 5° forum mondiale dell'acqua si è chiuso ieri a Istanbul, sostanzialmente senza nessuna novità positiva.

I delegati delle varie nazioni non sono nemmeno riusciti a mettersi d'accordo per definire l'acqua come un diritto umano di base, come richiesto da molti paesi e ONG. A causa dell'opposizione di alcuni paesi, in particolare Egitto, Brasile e USA (sic), ci si è limitati a dichiarare l'acqua come un bisogno umano di base; è proprio il caso di dire la scoperta dell'acqua calda!

Se l'acqua è un bisogno e non un diritto, i governi non hanno alcun obbligo a garantirne l'accesso a tutti, ma si possono muovere con maggiore discrezionalità.

C'è chi sostiene che il forum è di fatto una finzione, perchè le decisioni vengono prese dalla Banca Mondiale, dalle lobbies e dalle corporazioni. Anche se è formalmente un evento delle Nazioni Unite, il presidente dell'Assemblea dell'ONU non ha nemmeno potuto parlare!

Eppure la situazione è estremamente grave: se oggi 900 milioni di persone non hanno accesso ad una fonte sicura di acqua potabile, questo numero potrebbe quadruplicarsi prima del 2030. Questo senza naturalmente tenere conto degli effetti dei cambiamenti climatici.

Le risorse idriche sono già abbastanza sotto stress oggi, soprattutto per l'uso dispendioso e altamente inefficiente dell'agricoltura industriale. Cosa accadrà quando il pianeta avrà due miliardi di umani in più?

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