Chernobyl ha rubato il futuro a un’intera generazione
Gli uomini dimenticano facilmente; per fortuna ci sono le ricorrenze a rinfrescarci la memoria. Domenica prossima, 26 aprile, ricorre il 23° anniversario del gravissimo incidente nucleare di Chernobyl.
Dedicherò altri due post, all'argomento nei prossimi giorni. Oggi inizio da quanto abbiamo (o dovremmo avere) di più prezioso: i bambini.
L'incidente nucleare ha rubato il futuro a un'intera generazione.
Guardate il grafico di sinistra: il numero di aborti spontanei è aumentato del 23% dopo l'indicente e quello delle malformazioni congenite dell'80%.
Assai più drammatico è l'aumento del cancro alla tiroide (grafico a destra). L'incidenza è salita da 0,25 per 10000 a 2 per 10000 in Ucraina (oltre otto volte di più). In Bielorussia si è arrivati a 6-8 per 10000, ovvero 26 volte di più.
I due grafici si trovano in una rassegna degli effetti biologici dell'incidente di Chernobyl; nell'articolo di Moeller e Mousseau si trovano i riferimenti ai lavori originali.
Si discute molto dei costi insostenibili del nucleare. Perchè tra questi non includere anche la morte e il futuro rubato? Non importa se la probabilità di un incidente è piccola; la gravità degli effetti è tale da spingerci a prendere un'altra strada.