Soia OGM USA: …ma gli erbicidi crescono!
La soia OGM prodotta dalla Monsanto è stata programmata per essere resistente all'erbicida glifosato (prodotto sempre dalla Monsanto con il nome commerciale di Roundup). In questo modo l'erbicida colpisce le erbe infestanti, ma non la soia. Come ho mostrato ieri, questo non ha portato ad un aumento delle rese, che sembrano invece in leggera diminuzione.
Spesso si sente dire che utilizzando la soia geneticamente modificata è stato possibile ridurre la quantità totale di erbicida. Bene, questo è assolutamente falso.
Nel grafico in alto ho riportato l'impiego di erbicidi sulla soia americana negli ultimi 10 anni. In ordinata compare l'intensità di utilizzo, espressa in kg/m² (1)
Nei 10 anni di "invasione" della soia OGM, la quantità totale di erbicida è aumentata da 1,25 kg/ha a 1,52 kg/ha (+21%).
Per quanto riguarda il glifosato, anche il numero di applicazioni è aumentato da una media 1,3 all'anno nel 1997 (con un range che varia da 1 a 2) a ben 1,7 nel 2006 (con un rangeda 1,3 a 2,8).
Rese in leggero calo, semi geneticamente modificati più cari di quelli normali, erbicida in significativo aumento: dove sarebbe il vantaggio per gli agricoltori?
I guadagni sono invece evidenti per Monsanto, dal momento che in 10 anni la quota di mercato del glifosato è passata dal 19% all'87%.
La conclusione della storia è quindi piuttosto chiara: Monsanto ha reso gli agricoltori dipendenti per le sementi e l'erbicida e ha sbaragliato i concorrenti più piccoli.
In fisica questo processo si chiama coalescenza (2): quando in una soluzione non c'è più soluto da fare precipitare, i precipitati più grossi crescono a spese di quelli più piccoli.
Allo stesso modo, nella fase tarda del capitalismo, quando non ci sono più nuovi mercati da "invadere" con i propri prodotti, le aziende più grandi crescono rubando quote di mercato alle aziende più piccole.
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