Basta lavoro
«[Martell] sostiene di essere perfettamente soddisfatto dei guadagni della fattoria. "Non osno ricco", dice "Viviamo bene con quello che abbiamo, non facciamo una vita monacale, ma per me i soldi sono come il budino: servirtelo due volte può guastarti il piacere.
Chissà quanti imprenditori si prenderebbero gioco di Martell per non aver cavalcato l'onda al momento giusto [non ha voluto aumentare la produzione del suo formaggio tipico dopo che era apparso inun film, NdB]. Ecco sprecata la grande occasione per diventare ricco!
E insieme una vita elettrizzante di espansione economica, colazioni di lavoro, strategie di marketing, riunioni in banca, investitori frenetici, consulenti fiscali, problemi con il personale e una miriade di altri impegni che lo avrebbero allontanato dalle sue mucche, dal suo formaggio e dai suoi frutteti.
Non sono tanti gli inglesi che rinuncerebbro a una vita piena di impegni se questo garantisse loro l'ambita prospettiva di "sfondare".
Gli inglesi sgobbano più di ogni altra popolazione del'Unione Europea: in media quarantadue ore alla settimana... e poi crepiamo. La gente che lavora quarantuno ore o più alla settimana è maggiormente soggetta a pressione alta di chi se la prende comoda.»
John Naish, Basta!, Milano 2009, p. 99
Continuate a leggere le domande di Naish per scoprire se siete stacanovisti del lavoro...