Pellet radioattivo contaminato con Cesio 137: effetto Chernobyl?
[Leggi l'aggiornamento ]
Per disposizione della Procura di Aosta sono state sequestrate diecimila tonnellate di pellet Naturkraft, dopo che alcune confezioni sono risultate contaminate dall'isotopo radioattivo Cesio 137. (Fonte Repubblica) IL sequestro è avvenuto in 29 province di tutte le zone d'Italia.
10 000 tonnellate non sono noccioline, ma bensì una quantità pari all'1% del consumo italiano (1 milione di tonnellate). Il pellet contaminato proviene dalla Lituania. Importatore esclusivo per l'Italia è una ditta di Varese che ha iniziato le importazioni nell'ottobre 2008.
Se a metà giugno sono rimaste 10 000 tonnellate di pellet lituano nei magazzini, quante ne sono state bruciate in tutto l'inverno in Italia? Sarebbe bene saperlo, ma nessuno al momento lo dice. Circa 350 000 tonnellate vengono importate, soprattutto dal nord e dall'est Europa. Il pellet lituano potrebbe rappresentarne quindi una discreta fetta.
Sono stati usati davvero alberi contaminati di Chernobyl? Tracce di Cesio 137, prodotto della fissione nucleare, sono state trovate in alberi di tutta Europa fino a 6-7 anni dopo l'incidente nucleare. Ora però si trovano solo in luoghi altamente contaminati.
La Naturkraft che produce il pellet, ha la missione di "produrre beni environmentally friendly che aiutino i clienti a proteggere l'ambiente e a ridurre lo spreco industriale". Speriamo che non parlassero anche dello spreco nucleare...
La Naturkraft ha il dovere di collaborare con le indagini cercando di comprendere quali e quanti sono i lotti contaminati. Saperlo dopo che sono stati bruciati, non è una gran cosa, ma è almeno l'inizio di un po' di cittadinanza attiva.
Leggi l'aggiornamento sulla situazione italiana
Pellet radioattivo: parla l'azienda baltica Graanul Invest.