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Tecnologia, immortalità… e povertà

18 giugno 2009 0 commenti

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Ray Kurzweil è un esperto informatico e futurologo. Qualche giorno fa ho letto un suo breve articolo pubblicato su La repubblica delle donne, dal titolo: "La tecnologia ci renderà immortali?".

E' un fatto positivo che in questo mondo ci sia ancora qualcuno che si occupa di futuro ed è sostanzialmente ottimista, perchè ritiene che la crescita esponenziale delle nuove tecnologie ci allungherà la vita.

Scrive Kurweil: «L'umanità sta per diventare trans-biologica. 1000 anni fa l'aspettativa media di vita era di 23 anni... Finalmente trattiamo salute e biologia come tecnologia dell'informazione che, in quanto tale, cresce in modo esponenziale e raddoppia il suo potere ogni anno. Secondo i miei calcoli, tra meno di due decenni, ogni anno la nostra aspettativa di vita aumenterà di circa dodici mesi.»

Aiuto! Quando uno ha dietro la storia e la fama di  Kurzweil, forse dovrebbe essere un po' più prudente quando scrive.

  1. Esattamente 23 anni? Abbiamo forse a disposizione un'anagrafe medioevale così commpleta ed estesa da essere così precisi? 
  2. Secondo la legge di Moore , la potenza delle CPU e degli hard disk raddoppia ogni due anni, non ogni anno. Non tutti i parametri informatici seguono la legge di Moore: la velocità di accesso alle RAM e agli hard disk crescono ad un ritmo assai più lento.
  3. E' molto probabile che la legge di Moore cozzerà prima o poi contro  i limiti fisici della materia, secondo l'opinione dello stesso Moore: i transistor non possono diventare più piccoli degli atomi e (secondo gli studi di Landauer ) esiste un limite energetico minimo per lo spostamente di un bit di informazione.  
  4. Ogni anno la nostra aspettativa di vita aumenta di circa un anno? Cosa significa esattamente? Davvero Kurweil ritiene che tra meno di 20 anni qualcuno potrebbe diventare quasi immortale?
  5. C'è un punto amaro che Kurzweil ignora. "Nostra" di chi? Dei bianchi occidentali? Dei WASP? Di una elite di super-ricchi? La tecnologia costa e cossta sempre più cara a mano a mano che avanza, e pochissimi potranno permettersi quei nanocosi che dovrebbero sconfiggere i tumori e rallentare l'età che avanza.
  6. Prima di preoccuparsi di aumentare la nostra aspettativa di vita, che raggiunge ormai la rispettabile soglia degli 80 anni, non potremmo preoccuparci di far salire le aspettative di quel 40% dell'umanità (2,7 miliardi di persone) la cui aspettativa non supera i 60 anni?

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