Il futurismo visto dal picco del petrolio
«Noi affermiamo che la magnificenza del mondo si è arricchita di una bellezza nuova; la bellezza della velocità.» Così scriveva cento anni fa Marinetti nel Manifesto del Futurismo .
E proseguiva, con una certa magniloquenza: «Un'automobile da corsa col suo cofano adorno di grossi tubi simili a serpenti dall'alito esplosivo... un'automobile ruggente, che sembra correre sulla mitraglia, è più bella della Vittoria di Samotracia.»
Oggi è abbastanza facile ridere di questa prosa pomposa e ingenua... Quando l'ultima delle carcasse delle automobili arrugginirà al sole, la straordinaria Nike di Samotracia si ergerà ancora in tutta la sua bellezza!
Cento anni dopo, a cavallo del picco del petrolio, possiamo considerare il futurismo un cumulo di sciocchezze, l'esaltazione per una fase oltremodo transitoria e scialacquatrice della storia umana, che non verrà ricordata con particolare benevolenza dai posteri ...
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