Solidarietà con Titi Tazrar, sopravvissuta all’inferno
Titi Tazrar è una delle poche sopravvissute alla allucinante traversata di 21 giorni del mediterraneo in un barcone di migranti senza cibo né acqua.
Secondo qualcuno è “colpevole” di clandestinità.
Per noi è una vittima di una globalizzazione disumana che schiaccia gli uomini e devasta l’ambiente.
Per noi è una vittima di una globalizzazione disumana che schiaccia gli uomini e devasta l’ambiente.
Esprimiamo solidarietà a Titi Tazrar e a tutti i migranti che come lei cercano un futuro migliore nella nostra ricca Europa, lontano dalle guerre, dalle carestie, dalle malattie, dallo sfruttamento e dalla morte precoce.
Basta volgarità, cattiverie e infamie, basta! non vogliamo vergognarci di essere italiani, diciamo chiaramente che tutti gli uomini e le donne del mondo hanno lo stesso diritto a vivere, a essere liberi e a cercare la propria strada di felicità. Aderite alla causa che ho postato su Facebook.
Per questo, Titi non deve essere rispedita indietro, lei e gli altri si sono conquistatati il diritto di stare qui.
Adriano Prosperi ha scritto un bell'articolo su Repubblica, La complicità del silenzio, che condivido in pieno. Lo trovate sul sito di Eddyburg.
Anche Fabrizio Summonte, giornalista del TG5 ha espresso solidarietà a Titi.