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Amazzonia: vittoria di Greenpeace

9 settembre 2009 0 commenti

La caF1.jpgmpagna di Greenpeace Amazzonia, che macello! ci cui ho parlato a giugno sta dando i suoi frutti; diverse multinazionali hanno accettato di non rifornirsi più da allevamenti tenuti su terreno deforestato.

A luglio la decisione è stata presa da NikeGeox e Timberland ha seguito poco dopo. 

Inoltre i tradres brasiliani di soia hanno rinnovato per un anno la moratoria per l'acquisto di soia da aree recentemente deforestate.

Anche Kimberly-Clark, la grande multinazionale della carta (proprietaria dei marchi Kleenex e Scottex) ha accettato di acquistare solo fibre certificate o riciclate .

Le campagne di Greenpeace funzionano perchè hanno di mira obiettivi precisi e concreti, senza contrapposizioni e senza commistioni con le aziende.

Se infatti da un lato la contrapposizione puramente ideologica alle multinazionali infatti non paga, lo stesso dicasi dell'eccessiva disinvoltura nel farsi sponsorizzare dalle aziende per campagne ambientali (come avviene per qualche associazione italiana...).

Ho scritto "vittoria" nel titolo, ma in realtà si tratta solo di una tregua, perchè se la domanda mondiale di carne e pelle dovesse continuare a crescere, la pressione sulle foreste tornerà a farsi sentire.

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