Home » » ecoalfabeta, Fonti »

Perù: indigeni e foresta lottano per sopravvivere

10 settembre 2009 0 commenti

 Lotto%2067%20per%C3%B9.jpg

Dopo mesi di protesta e di blocco fluviale contro il progetto petrolifero della multinazionale Perenco , gli Indios dell'Amazzonia peruviana hanno deciso di denunciare alla Corte Costituzionale lo sfruttamento in un'ampia area di foresta, catalogata come Lotto 67 (vedi la mappa in alto), collocato al confine con l'Ecuador.

L'associazione indigena AIDESEP teme infatti che il faraonico progetto (per un investimento dichiarato di 2 miliardi di dollari) possa rivelarsi letale per le tribù indigene che ancora non hanno avuto contatti con l'uomo bianco, e che rischiano di essere sterminate da malattie e germi per cui non hanno anticorpi.

Il progetto prevede la trivellazione di oltre cento pozzi, dieci piattaforme, una centrale di pompaggio e un oleodotto verso la costa, che si trova a ben 1000 km di distanza. Il giacimento potrebbe contenere più di 300 milioni di barili di greggo. Secondo la Perenco all'interno del Blocco 67 non vivono tribù indigene.

L'affermazione è un po' contraddittoria, dal momento che non è effettivamente possibile sapere se nell'area esistono tribù che ancora non hano avuto contatti con la "civiltà".

In ogni caso, l'apertura di pozzi petroliferi darà il via alla costruzione di strade, alla deforestazione, al rischio di disastri ambientali (come quello che è avvenuto nel vicino Ecuador), alla distruzione delle culture indigene che si trovano comunque nei pressi dell'area.

In ogni caso, le Nazioni Unite hanno dato ragione agli indigeni, affermando che le trivellazioni non possono avvenire senza il consenso delle popolazioni interessate.

Aggiungo, per chi non ha troppa dimestichezza con i numeri, che la consistenza del giacimento è del tutto irrisoria: 300 milioni di barili equivalgono a circa tre giorni e mezzo dell'attuale consumo mondiale.

Vale davvero la pena distruggere le foreste e i popoli indigeni per prolungare di tre giorni e mezzo l'era del petrolio?

Non sarebbe meglio lasciarlo dov'è, cioè sottoterra?

Commenta »